PORTO DI TARANTO– Lo scorso 06 dicembre il Ministero della Salute ha riconosciuto il Posto di Controllo Frontaliero del porto di Taranto quale nuovo Centro d’Ispezione per i controlli ufficiali sui prodotti di origine non animale (PNAO) – vegetali, mangimi e materiali/oggetti destinati a venire in contatto con alimenti (MOCA) -provenienti da Paesi Terzi per l’importazione su territorio dell’Unione Europea.
Preso atto del parere favorevole alla designazione del nuovo Centro d’Ispezione, espresso dalla Commissione Europea in esito all’audit condotto per accertare il rispetto dei requisiti e delle prescrizioni dei regolamenti UE n.2017/625 e n.2019/1014, il citato Dicastero ha rilasciato apposita autorizzazione alla sede di Taranto, già rientrante nell’Elenco dei Posti di Controllo Frontalieri autorizzati per le verifiche all’importazione su prodotti anche di origine animale.
La recente dotazione di locali presso il Molo Polisettoriale, messi a disposizione da parte dell’Autorità di Sistema Portuale, opportunamente attrezzati e resi idonei ad ospitare la nuova sede del PCF di Taranto, consentirà – quindi – lo svolgimento delle operazioni di campionatura e dei successivi controlli su vegetali (freschi o congelati), mangimi e altri materiali ed oggetti a contatto con gli alimenti (es. contenitori per il trasporto degli alimenti, macchinari per la trasformazione dei prodotti alimentari, materiali da imballaggio, utensili da cucina e posate, stoviglie, piccoli elettrodomestici, ecc).
Trattasi di merci particolarmente attenzionate dall’UE – e che necessitano di essere certificate safe for feeding and food contact – al fine di proteggere la salute umana e animale, evitando contaminazioni tra sostanze nocive e prodotti impiegati nel settore dell’alimentazione. L’autorizzazione ricomprende anche merci che richiedono una temperatura controllata e la cui importazione, nello scalo ionico, è resa possibile anche grazie alla dotazione del terminal di punti di stoccaggio di contenitori reefer.
Con questo nuovo riconoscimento si arricchisce l’offerta di servizi specializzati che il Porto di Taranto, punto di accesso in ambito UE, mette a disposizione delle merci a vantaggio degli operatori che scelgono lo scalo ionico per i propri traffici internazionali.