L’International Propeller Club Port of Brindisi coglie l’occasione dell’imminente debutto delle nuove unità Grimaldi, Eco Catania ed Eco Livorno, lungo la direttrice Ravenna – Brindisi – Catania, per condividere alcune riflessioni con l’intera comunità locale.
Soltanto pochi mesi fa, Eco Catania ed Eco Livorno sembravano destinate all’impiego sul versante tirrenico.
Poi, il susseguirsi di diverse valutazioni pare abbia convinto il vertice del Gruppo Grimaldi a spostare queste nuove navi sul fronte adriatico dove il traffico rotabili cresce costantemente.
Le navi scelte per la Ravenna – Brindisi – Catania appartengono alla classe Grimaldi Green 5th Generation (Gg5g) che, al momento, rappresenta la serie di navi Ro-Ro più grandi al Mondo per il trasporto marittimo di corto raggio (Short Sea Shipping), con lunghezze superiori ai 238 metri, propulsione ibrida e capacità di carico di 7800 metri lineari per 500 trailer (ben 200 in più rispetto all’attuale generazione di Eurocargo che, finora, ha servito Brindisi).
Il loro impiego su questa direttrice testimonia la fiducia e l’impegno economico del Gruppo Grimaldi verso questo scalo e, conseguentemente, la strategicità dello stesso nel Mar Mediterraneo.
Dinanzi ad un simile sforzo imprenditoriale, dunque, si chiede a tutte le Autorità locali di tener fede ai programmi infrastrutturali per il porto di Brindisi che, se mantenuti, potranno regalare all’intero territorio locale e provinciale una nuova stagione di sviluppo.
L’innalzamento del cono d’atterraggio e la realizzazione del c.d. pontile a briccole rappresentano già un passo importante per l’operatività di questo scalo e dei vari traffici; c’è molto altro da fare e si spera che, in tempi recenti, sia il Progetto Dock-B che la ristrutturazione-realizzazione della nuova stazione marittima a Punta Le Terrare vedano la luce.
Nel ringraziare il gruppo Grimaldi per questo importantissimo risultato, inoltre, l’International Propeller Club Port of Brindisi suggerisce all’operatore partenopeo di valutare, se possibile, l’impiego di navi di maggiori dimensioni anche per il traffico passeggeri diretto in Grecia e nei Balcani.
È vero, negli ultimi anni il traffico passeggeri ha subito un lento declino lungo tutto l’asse adriatico ma, considerata l’esiguità del numero di operatori, l’impiego di navi più grandi (c.d. cruise ferries) dal porto di Brindisi potrebbe ridefinire integralmente gli equilibri del mercato passeggeri diretto nei Balcani e in Grecia.
The International Propeller Club – Port of Brindisi