D’Agostino: “Rendere smart le filiere logistiche per le nostre PMI è la sfida del futuro”
TRIESTE– Il futuro dell’export delle grandi aziende, ma anche delle PMI, è una stretta collaborazione fra imprese private e autorità pubbliche per rendere “smart” le catene logistiche, sfruttando la digitalizzazione dei processi e l’innovazione della blockchain. È quanto emerso oggi al Centro Congressi Molo IV di Trieste durante “Italy Smart Export”, la prima conferenza in presenza e digitale dedicata al tema della digitalizzazione delle filiere globali. Organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e ACCUDIRE Srl, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), Benetton Group, Credimpex e gli Osservatori Digital del Politecnico di Milano, è stato seguito da un centinaio di persone in sala e 200 online, grazie alla diretta streaming. A moderare l’evento la giornalista Morena Pivetti, esperta di economia e trasporti.
All’AD di ACCUDIRE Abramo Vincenzi il compito di illustrare la case history riguardante la collaborazione tra il gruppo Benetton e il porto di Trieste nella gestione delle spedizioni dell’azienda veneta con la Turchia. Avvalendosi di flussi totalmente digitali per la gestione documentale delle merci, il nuovo sistema di gestione del preavviso con valenza doganale, frutto della collaborazione fra l’Authority giuliana, ADM e la piattaforma digitale ACCUDIRE, sfrutta al meglio tecnologie di cloud computing e blockchain, garantendo al contempo agilità delle operazioni e sicurezza dei dati. A questi elementi tecnologici si è aggiunta una essenziale e virtuosa collaborazione fra istituzioni, imprenditoria e tutti i soggetti della filiera distributiva.
A seguire, la tavola rotonda “Innovazione e digitale per una filiera globale interconnessa, sicura e veloce” ha visto dialogare, insieme al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Zeno D’Agostino, il Direttore Centrale della Direzione Dogane ADM Maurizio Montemagno, il Direttore Logistico di Benetton Group Valentino Soldan e il Direttore dell’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano Valeria Portale. Oggetto del dibattito il ruolo fondamentale dei soggetti pubblici come l’Autorità di Sistema e ADM nel mettersi al fianco delle aziende private affinché l’intero processo dell’export sia agile, snello, garantito e consenta al Made in Italy di raggiungere le destinazioni finali permettendo alle imprese italiane di rimanere competitive sui mercati.
Il secondo talk, titolato “Digitalizzazione dei porti, interoperabilità pubblico-privata e blockchain per uno smart export” ha approfondito gli aspetti più concreti dello smart export coinvolgendo il responsabile dell’Area Porto Digitale di Trieste Ivano Di Santo, Marco Mattiocco della Direzione Digital Transformation di ADM, la responsabile dell’Ufficio Adempimenti Doganali di Benetton Group Alessandra Neri e il ricercatore dell’Osservatorio Blockchain del Politecnico di Milano Giacomo Vella. Il Presidente di Credimpex Italia Alfonso Santilli ha quindi affrontato il tema dell’interazione tra imprese, autorità e banche nell’ottica di un futuro sempre più digitale.
“Questo progetto pilota si inserisce in un lavoro pluriennale di innovazione digitale svolto dall’Autorità portuale in ottica di sistema, cioè integrando non solo tutti i nostri porti tra loro, ma i porti con gli interporti e tutte le infrastrutture presenti sul territorio, con l’obiettivo di diventare protagonisti delle supply chain globali” ha spiegato il presidente Zeno D’Agostino. “Grazie al nostro port community system, che ha digitalizzato al 100% tutte le operazioni portuali, siamo in grado di gestire in maniera integrata tutto il processo. La sfida per il futuro – ha concluso D’Agostino – è che mondo pubblico e mondo privato, come in questo caso, riescano a collaborare per digitalizzare e rendere smart le catene logistiche, permettendo così l’accesso semplice ed efficiente di queste filiere alle nostre PMI”.