Roma. In sei mesi, il piano strategico (slide sopra) del Ministero prende forma: dall’accelerazione degli investimenti alla messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti, passando per il disegno e l’attuazione del Pnrr. E ancora, la sostenibilità al centro delle nuove infrastrutture e della mobilità, la gestione delle criticità, l’innovazione organizzativa, il D L Infrastrutture. Sono alcune delle attività portate avanti nei primi sei mesi di lavoro, dalla trasformazione da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Il Consiglio dei Ministri di ieri ha approvato il Decreto Legge Infrastrutture senza importanti variazioni sulla bozza presentata e accordata verso la metà di agosto scorso.
- Si confermano alcuni ampliamenti della giurisdizione delle Autorità di Sistema Portuale di Cagliari (Arbatax) e di Palermo (Porto Rifugio e Porto di Gela).
- Accontentata anche l’AdSP di Messina per ampliare la capacità di accosto per il traghettamento nello Stretto di Messina per servizi ai pendolari (37 milioni di euro negli anni 2021-2023).
- Confermati sostegno per ristoro a compagnie con sedi organizzative in Italia e a navi iscritte nei registri europei; come pure il sostegno dedicato al cabotaggio.
- Sostegni ai terminalisti portuali (d.l. Rilancio del 2020) con possibilità perle AdSP di ridurre i canoni concessori anche per il 2021 a fronte di esigibili cali di fatturato (gennaio-luglio 2021)
Alcuni degli investimenti inseriti nel Decreto Porti firmato dal ministro Enrico Giovannini riguardo all’AdSPMAM.
Altri settori sono investiti dal decreto infrastrutture: gli “stalli rosa”, cioè i parcheggi riservati per le donne in gravidanza, entrano nel Codice della strada, aumentano le sanzioni per chi occupa i parcheggi riservati senza autorizzazione. Fondi alle Regioni per potenziare i controlli sui mezzi pubblici al fine di attuare le linee guida, accelerazione degli investimenti per la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e delle dighe, una nuova procedura per orientare gli investimenti finalizzati a ridurre le disuguaglianze territoriali in termini di dotazione infrastrutturale.
Nel provvedimento è prevista anche l’istituzione del “Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità” (Cismi) per supportare le funzioni del Ministero e la realizzazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Nel settore del trasporto aereo è prevista la prosecuzione fino a ottobre 2022 dei collegamenti tra Milano Linate e il Regno Unito effettuati dai vettori comunitari e britannici in condizione di reciprocità. Si introducono, inoltre, norme che disciplinano la cessione del marchio “Alitalia”, degli slot e gli indennizzi ai passeggeri titolari di biglietti e voucher per voli successivi alla chiusura del vettore prevista il 15 ottobre.
Il decreto rafforza poi il ruolo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) per migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema dei controlli sulle diverse infrastrutture di trasporto: in particolare, vengono trasferite all’Agenzia le funzioni esercitate dagli Uffici speciali trasporti a impianti fissi (USTIF) del Mims, con conseguente trasferimento di circa cento unità di personale.
Inoltre, in vista di un potenziamento delle funzioni del Mims per gli interventi previsti dal Pnrr vengono adeguate le retribuzioni dei dipendenti a quelle di altri Ministeri ed è integrata la composizione del Comitato speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici chiamato ad esprimere i pareri sui i progetti di fattibilità tecnica ed economica delle opere. Si allega il Decreto Porti.