FIRMATO IN PREFETTURA IL PROTOCOLLO DI LEGALITA’ CON L’AUTORITA’ PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE

Barletta-Prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli affidamenti di lavori, servizi e forniture, concessioni ed autorizzazioni demaniali: è l’obiettivo del Protocollo di Legalità sottoscritto questa mattina presso la sede del Palazzo del Governo in Barletta tra il Prefetto di Maurizio Valiante ed il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli Ugo .

Attraverso il Protocollo di Legalità saranno estese le verifiche antimafia anche agli affidamenti, ai contratti, alle autorizzazioni ed alle anche sotto soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà, ampliando così l’azione di prevenzione e contrasto di infiltrazione della criminalità, proprio a garanzia della massima legalità e trasparenza nella gestione degli appalti pubblici e delle procedure concorsuali, promuovendo il rispetto delle diciscpline antimafia in materia di anticorruzione e migliorando l’interscambio informativo tra le Pubbliche Amministrazioni coinvolte.

Nel dettaglio, l’Autorità di Sistema Portuale si impegnerà ad acquisire la comunicazione antimafia oltre che nei casi previsti dal Codice dei Contratti Pubblici anche per i contratti di appalto per acquisizione di servizi, forniture, lavori ed opere di importo compreso tra 40mila e 150mila euro. Procederà inoltre preliminarmente alla verifica dell’iscrizione alla “White List” (elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio), tramite consultazione dell’apposita sezione della Banca Dati Nazionale Antimafia e/o pubblicazione della lista online sul sito della , ed in assenza di tale iscrizione procederà con la richiesta della comunicazione antimafia.

Ancora, nel caso in cui la Prefettura emetta un’interdittiva antimafia, l’Autorità di Sistema Portuale, oltre a procedere alla risoluzione immediata ed automatica del contratto, applicherà anche una penale a titolo di liquidazione del danno nella misura del 15% del valore del contratto.

“Il Protocollo di Legalità è un ulteriore esempio di come la squadra Stato intende rafforzare le proprie strategie per osteggiare il fenomeno criminale e le infiltrazioni mafiose nell’economia legale, ampliando il più possibile la platea dei soggetti coinvolti nella gestione e realizzazione delle opere pubbliche – ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante -. Vogliamo assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nell’economia, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza. La tendenza della criminalità organizzata di penetrare i principali settori dell’economia legale, ed in particolare quello degli appalti pubblici, proprio in periodi di particolare congiuntura economica negativa, richiede infatti l’innalzamento della soglia di attenzione da parte delle istituzioni, attraverso iniziative ed interventi preventivi, utili proprio ad impedire tali infiltrazioni”.

Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli Ugo Patroni Griffi ha dichiarato: “Dopo Bari, anche con la Prefettura di Barletta Andria Trani sottoscriviamo il Protocollo di Legalità, uno strumento importante che mira a garantire, soprattutto in un periodo di congiuntura economica difficile come quello che stiamo vivendo, legalità, trasparenza e snellimento dell’attività amministrativa, promuovendo il rispetto della disciplina antimafia e migliorando l’interscambio informativo tra le Pubbliche Amministrazioni interessate. Attraverso il documento, ampliamo in maniera esponenziale l’azione di prevenzione e contrasto di eventuali tentativi di infiltrazione criminale nelle procedure di affidamento, contratti, autorizzazioni e concessioni, anche demaniali, al di sotto della soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà”.