Genoa Blue Agreement: rinnovato l’accordo per l’utilizzo di combustibili a basso tenore di zolfo nei porti di Genova e Savona

È stato rinnovato quest’oggi, presso la Guardia Costiera di Genova, l’accordo volontario Genoa Blue Agreement che, dopo la prima sottoscrizione del 12 luglio2019, si pone l’obiettivo di coinvolgere tutte le navi che scalano i porti di Genova e sull’utilizzo di combustibili a basso tenore di zolfo.

L’accordo, promosso dalla Capitaneria di , si rivolge in primo luogo alle in servizio di linea in transito nei due porti liguri che, rispondendo in maniera compatta all’iniziativa, puntano ad una maggiore sostenibilità ambientale attraverso il cambio del combustibile in uso – per l’alimentazione di motori, generatori e caldaie di bordo – già dalle tre miglia dall’imboccatura dei due porti e per tutta la durata della sosta, così da ridurre sensibilmente, fin quasi ad azzerare, le emissioni degli ossidi di zolfo da parte delle navi in prossimità delle aree urbane e limitrofe ai porti. Si tratta, nello specifico, di un combustibile con un contenuto massimo di zolfo non superiore allo 0,10% in massa che, per normativa corrente, sarebbe solamente previsto dopo che la nave abbia completato l’ormeggio in banchina.

L’accordo, inoltre, su volontà della stessa , è stato esteso a tutte le tipologie di navi (portacontainers, petroliere, portarinfuse, general cargo, etc.) e a tutti i bacini portuali di Genova e Savona, attraverso il coinvolgimento di numerose agenzie marittime che, coordinate dall’Associazione di Categoria #Assoagenti, si sono impegnate a promuovere, prima di ogni arrivo nei porti liguri, in favore delle compagnie di navigazione e dei comandanti delle unità, procedure standardizzate per la sottoscrizione dell’accordo volontario e il rispetto degli impegni per ridurre le emissioni di ossidi di zolfo.

L’iniziativa punta a rendere l’area entro le 3 miglia dai porti di Genova e Savona assimilabile a un’area SECA (Sulfur Emission Control Area), caratterizzata dall’obbligo di navigare e sostare in porto utilizzando combustibili con contenuto di zolfo non superiore allo 0,10% in massa, contribuendo a ridurre progressivamente le emissioni di ossidi di zolfo in da parte del settore navale e anticipando, di fatto, il procedimento in corso già finalizzato a dichiarare l’intero area SECA.