Suez. Nelle ultime ore si stanno valutando tutte le opzioni per rimuovere la nave portacontainer “Ever Given” che si è arenata lo scorso martedì, durante il suo passaggio attraverso il Canale di Suez.
L’Ammiraglio Osama Mounier Mohamed Rabie, Chairman & Managing Director dell’Autorità del Canale di Suez, questa mattina ha apprezzato l’offerta degli Stati Uniti d’America di contribuire a questi sforzi, confermando le relazioni amichevoli e la cooperazione tra gli Stati. Inoltre, la Suez Canal Authority ha espresso sincera gratitudine per tutte le offerte ricevute per l’assistenza al riguardo; sottolineando anche gli sforzi in corso per far galleggiare nuovamente la nave portacontainer e affermando la sua volontà di garantire il più presto possibile un traffico marittimo globale regolare nel Canale di Suez.
Per il salvataggio della Ever Given sono intervenuti tecnici olandesi – della Smit Salvage – (quelli della Costa Concordia) e quelli giapponesi della Nippon Salvage.
Dal punto di vista tecnico le operazioni di disincaglio si stanno mostrando molto più complesse di quelle previste e potrebbero durare anche delle settimane.
Ad horas, non si registrano tratti positivi e l’aspettata alta marea non ha prodotto innalzamenti del livello del mare utile al disincaglio, anche se il prossimo venerdì risulta la più alta, alta marea sizigiale (Luna piena di Pasqua). La sospensione della navigazione nel transito del Canale sta creando difficoltà al commercio mondiale ed evidenziando l’importanza di un lavoro particolare, quale quello dei marittimi imbarcati su navi.
Non serve ricordare questi lavoratori del mare quando si verificano dei ‘sinistri’; i marittimi di tutto il mondo e di tutte le navi in navigazione assicurano il “pronto a tavola” per tutti. Molte delle navi, non interessate al blocco, liberamente, stanno già passando lo Stretto di Gibilterra per circumnavigare l’Africa, aumentando il time – transport di una settimana. Aggiornato alle ore 13.00 di oggi.