La Ulusoy-14 della linea RO-RO turca Ulusoy Sealines è la prima imbarcazione ad usufruire dei nuovi spazi del terminal multipurpose guidato da Hamburger Hafen und Logistik AG
Zeno D’Agostino: “Ora piena integrazione della Piattaforma con il porto, prova superata grazie ad un grande lavoro sinergico operativo e istituzionale”
Trieste– In arrivo la prima nave RO-RO alla Piattaforma Logistica di Trieste (HHLA PLT ITALY). Si tratta della “Ulusoy-14”, che attraccherà domani con un pieno carico di circa 273 unità. Il servizio che collega Trieste al porto turco di Çeşme, gestito dall’armatore Ulusoy, fino ad ora era attivo presso il Trieste Intermodal Maritime Terminal (Timt) tra Molo VII e Molo VI del Porto Nuovo. D’ora in avanti Ulusoy Sealines, rappresentata in Italia dall’agenzia marittima Samer & Co. Shipping, opererà anche presso gli accosti del nuovo terminal multipurpose della Piattaforma Logistica, con una toccata settimanale prevista ogni sabato.
“È una grande soddisfazione l’arrivo della Ulusoy-14, prova del nove della piena operatività della Piattaforma Logistica e della sua completa integrazione con il porto” commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Zeno D’Agostino. “In un momento storico come quello che stiamo vivendo, flagellato dalla pandemia, la collaborazione con il player internazionale HHLA è quanto mai importante, non solo per l’attività del terminal multipurpose, ma per tutto il sistema portuale, che da un aumento di spazi e di offerta di servizi non può che trarre giovamento. Questo risultato – sottolinea infine D’Agostino – è anche il frutto di un lavoro operativo e sinergico dietro le quinte, portato avanti in queste settimane da varie Istituzioni, che vorrei sentitamente ringraziare”.
Sul fronte della pianificazione futura del traffico nell’area e a supporto dell’iter amministrativo per rendere operativo il terminal, hanno contribuito Prefettura, Polizia stradale e Polizia di Frontiera Marittima, Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Anas e la Direzione UVAC – PIF del Ministero della Salute. Sul fronte specifico della creazione di un’area attrezzata ad ospitare in futuro varie tipologie di merci pericolose hanno collaborato Autorità Marittima, Asugi, Vigili del Fuoco e Chimici del porto.