Roma-Intervenendo al panel “Il Mediterraneo nell’oceano mondo”, nell’ambito dell’evento “L’Italia è il mare”, primo appuntamento de Le giornate del Mare, organizzate da LIMES, Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma ha innanzitutto ribadito l’importanza del trasporto marittimo per la vita quotidiana e l’economia del Paese affermato “tutto o quasi ci viene dal mare: dal cibo all’energia, fino ai nostri vestiti. Purtroppo, siamo affetti da “sea-blindness”. “Occorre quindi trovare la formula giusta per ridare visibilità alla straordinaria normalità del trasporto marittimo. Non è un caso che, sin dall’inizio della pandemia, il Governo abbia disposto che i servizi di trasporto marittimo non possono assolutamente interrompersi in quanto servizi essenziali per assicurare i rifornimenti indispensabili di cui il nostro Paese ha bisogno e garantire i collegamenti con le isole maggiori e minori”.
“Per restituire visibilità al mare, non possiamo non partire dalla nave, primo fondamentale anello della catena logistica e infrastruttura mobile e silenziosa che genera economia creando posti di lavoro a bordo e a terra. La nave, se presa a unità di misura della nostra “marittimità”, pone l’Italia tra i principali Paesi marittimi al mondo”. In questo delicato momento di crisi che tutti stiamo vivendo ci attendiamo che l’industria marittima venga sostenuta anche da specifiche misure di Governo e Parlamento. Purtroppo, fino ad ora tali misure hanno in gran parte riguardato le altre modalità di trasporto. L’ennesima prova della subalternità delle infrastrutture marittime rispetto a quelle ubicate sul territorio!
Le sfide che attendono il “risveglio della nostra cultura marittima” sono numerose: dalla strategia di contrasto alla pirateria marittima all’emergenza migratoria, e, soprattutto, al gap logistico italiano rispetto alla feroce concorrenza dei porti della sponda Sud del Mediterraneo e del North Range. Senza contare la definizione delle strategie legate alle grandi rotte pendulum che collegano l’Europa alla Cina e agli Stati Uniti, nonché allo sviluppo delle ZES.
“Sono tutte sfide a cui l’industria marittima potrà partecipare solo se messa in grado di operare su un piano di regole comuni e di competitività” “Il percorso compiuto dal 1998 con l’istituzione del Registro Internazionale resta il pilastro su cui poggia l’intero sistema marittimo nazionale – ha concluso Luca Sisto – Sarebbe folle rinunciare alle conquiste condivise tra Amministrazione e industria, rompere il patto che ci ha consentito di crescere e raggiungere primati mondiali in alcuni settori. Non avrebbe senso parlare di blue economy, di sviluppo tecnologico, di ambiente e sostenibilità se non potessimo più inalberare il tricolore a poppa delle nostre meravigliose navi”.
L’AMM.PETTORINO IN CONFITARMA PER PARLARE DI PORTI ITALIANI
L’Amm. Giovanni Pettorino, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera in Confitarma, incontra il Presidente Mario Mattioli e il Direttore Generale Luca Sisto.
Partecipa alla Seconda giornata de “L’Italia è il mare” nel panel “I Porti italiani: come non farsi la guerra” con Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, Sergio Prete, Presidente dell’AdSP del Mar Jonio, Zeno D’Agostino, Presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Orientale, Paolo Signorini, Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale