Piombino, un porto più accessibile

Il Comitato di Gestione ha adottato stamani un nuovo Adeguamento Tecnico Funzionale al di Piombino, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità dello scalo.

Allo stato attuale la zona ad ovest della Darsena Nord è costituita da uno specchio acqueo in cui dovranno completarsi le vasche di colmata necessarie per la creazione e il completamento dei piazzali previsti dagli strumenti di pianificazione portuale vigente. L’ATF dà un diverso assetto planimetrico all’attuale previsione di PRP della banchina ovest della Darsena Nord e della parte non ancora realizzata, che da vigente prevedeva un dente di circa 180 metri e un’ulteriore banchina rettilinea leggermente più aperta che si congiungeva alla Darsena Grande in corrispondenza del pontile ex Lusid, in parte da demolire.

La nuova configurazione prevede, per la banchina Ovest, la riduzione del primo tratto a circa 500 metri (anziché a 700) e il raddrizzamento della restante parte, che andrà ad attestarsi sull’attuale testata del , il quale manterrà la attuale. La modifica proposta consente l’eliminazione dello spigolo vivo che è presente all’imboccatura della darsena Nord lato ovest.

Viene inoltre previsto l’accorciamento del molo di sottoflutto di circa 200 metri, cosa questa che consente di far avanzare il cerchio di evoluzione, ampliandone le dimensioni di 520 metri di diametro, e migliorandone l’area di manovra per l’entrata e uscita dal porto.

In aggiunta si prevede una rettifica del tratto terminale del Molo Batteria, con l’eliminazione del dente sul lato interno di banchina e l’allungamento della testata di 25 metri.

Adeguamento dell’elenco annuale dei lavori del 2020
Nel Comitato di Gestione è stata adottata la delibera che modifica il programma delle opere inserito nell’elenco triennale, con l’anticipazione al 2020 di alcuni lavori programmati nelle annualità successive. A cominciare da Livorno, dove verranno eseguiti i lavori ritenuti indispensabili e urgenti per la funzionalità del Canale di Accesso alla Darsena , anche al fine di garantire un transito più sicuro delle navi di grossa stazza. L’intervento, che viene inserito nell’elenco annuale delle opere cantierabili nell’anno 2020, consiste nella demolizione di un tratto del Pontile 13 (per una lunghezza di 35 metri) e nel successivo rimodellamento morfologico del fondale marino, attraverso un intervento di dragaggio alla quota di -13 metri di un’area di circa 24.000 mq. L’intervento ha un costo di 1,5 milioni di euro.

A Piombino, invece, viene anticipato l’intervento che prevedeva la realizzazione di una parte del canale navigabile (compreso il dragaggio) e del pennello radicato alla radice della diga di sopraflutto del . L’opera, immediatamente cantierabile, ha un costo complessivo di 5,5 mln, di cui tre milioni sono anticipati all’annualità 2020.

Assestamento di bilancio
Il Comitato di Gestione ha infine dato il via libera ad apportare al Bilancio di Previsione 2020 alcune variazioni per competenza e per cassa. In generale sono contabilizzate minori entrate correnti per quasi 4 milioni di euro rispetto a quelle che l’AdSP aveva previsto di incassare dalle tasse portuali, imbarcate e sbarcate, da quelle di ancoraggio e dai . Sono inoltre state sostenute spese non previste per arginare la diffusione del Covid-19 e per mettere al sicuro i dipendenti dell’Ente.

L’AdSP ha però incamerato circa 10 milioni di euro di maggiori entrate che le hanno consentito di assorbire l’urto pandemico. E’ stato infatti ottenuto dal MIT uno stanziamento di 2,194 milioni di euro a valere sul Fondo project review e altri 7,3 milioni sono arrivati dalla Toscana nell’ambito dell’accordo quadro per il rilancio del Porto di Piombino.

Il presente assestamento di bilancio 2020 determina complessivamente un minor utilizzo dell’avanzo di amministrazione pari ad € 2,3 milioni di euro. L’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2020 si aggiorna da 102,6 milioni di euro (avanzo come da 2019) a 93,1 milioni.