Dal 28 settembre al 3 ottobre, a Napoli, la IV Edizione di Naples Shipping Week, il Forum Internazionale sull’innovazione e la cooperazione per lo sviluppo del cluster marittimo del Mediterraneo, organizzato da The Propeller Club Port of Naples insieme a Clickutility Team.
Numerosi gli eventi e gli incontri. In particolare, il 1° e 2 ottobre, Port&ShippingTech, la main conference della manifestazione dedicata al confronto tra professionisti sulle innovazioni tecnologiche d’avanguardia, orientate a favorire lo sviluppo del sistema logistico e marittimo. Confitarma ha patrocinato l’evento ed ha partecipato con i suoi rappresentanti. Il 1° ottobre, Umberto D’Amato, Vice Presidente Commissione Tecnica Navale Sicurezza Ambiente di Confitarma, ha presieduto la prima sessione del Green Shipping Summit nel corso del quale è stata svolta una dettagliata analisi delle innovazioni tecnologiche, nuovi carburanti, nuove propulsioni, ricerca dell’efficienza energetica volte alla riduzione dell’impatto ambientale del trasporto marittimo.
Nella stessa giornata, Mario Mattioli, Presidente Confitarma, è intervenuto alla Presentazione del VII Italian Maritime Economy Report di SRM, ricordando che le navi durante questi mesi non si sono mai fermate garantendo tutti gli approvvigionamenti. Parallelamente però, ancora oggi non è possibile garantire il necessario ricambio degli equipaggi imbarcati sulle navi di tutto il mondo che da mesi sono bloccate a bordo. Concludendo ha affermato che gli piacerebbe vivere in un paese ove la professionalità sia considerata come una cosa normale e non come qualcosa da celebrare come un atto eroico. Emblematico in proposito il Ponte Morandi.
Successivamente, Fabrizio Vettosi, Consigliere Confitarma, ha moderato la sessione #Ports and Finance: Green Deal & Blue Growth, alla quale è intervenuto Luca Sisto, Dir. Gen. Confitarma che ha ribadito con forza il ruolo fondamentale della nave e dell’armatore nell’economia marittima portuale. “Non si può parlare di governance portuale partendo dai porti. Un paese marittimo parte dal mare. Rivendichiamo almeno pari dignità rispetto alle infrastrutture logistiche sul territorio, che la governance portuale sia condivisa con chi ha un minimo di cultura marittima.
Il 2 ottobre, Mario Mattioli, è intervenuto alla sessione Pandemic shipping: impatti, resilienza, ripartenza. “O l’Italia diventa competitiva o l’Italia non avrà ma più navi di bandiera italiana in giro per il mondo. Noi chiediamo la de-burocratizzazione di norme che risalgono al 1800”. Per quanto riguarda la divisione dell’armamento italiano, Mattioli ha ribadito l’esigenza di un vero spirito associativo della categoria. “Bisogna essere uniti e non dare alibi al legislatore per non attuare una politica marittima comune”.
Laurence Martin, Capo servizio relazioni internazionali di Confitarma, ha moderato l’evento Future Proof Skill for the Maritime Sector: Technological Changes and Challenges, dedicato al progetto europeo SkillSea, di cui è partner ForMare.