Trieste –Amburgo e Trieste: due città sviluppatesi attorno al loro porto. La prima, bloccata nello sviluppo da fondali troppo bassi, la seconda, da una competizione impari con gli altri scali della penisola, verso i quali erano rivolte le attenzioni della amministrazione italiana, rea di non aver mai assicurato al Porto triestino l’ottenimento del completo status di Porto Franco Internazionale e Extradoganale, dovutole dalla storia e dai Trattati Internazionali.
Ora finalmente Amburgo e Trieste vivranno un destino comune, collegate da strade ferrate e da trasferimenti di merci da e per l’Europa centro-orientale, vero entroterra della nostra città.
Trieste avrà quindi la possibilità di guardare con attenzione l’assetto amministrativo della città tedesca, “libera e anseatica”, stato confederato la cui estensione corrisponde a quella dell’area metropolitana e le cui competenze sono quelle di un Land federale (molto più estese di quelle di una nostra regione autonoma).
Amburgo, già “Capitale Green” d’Europa – il cui Porto è già da anni attivo nel contenimento delle emissioni, strada intrapresa anche da Trieste con il progetto Susport – potrà essere un esempio concreto per il nostro futuro, futuro da città autonoma e libera in una moderna Europa.
Patto per l’Autonomia