Roma. Si parla sempre in tutte le sedi di definizione del Piano Nazionale per la ripresa dell’economia italiana colpita dall’emergenza sanitaria (pandemia da Covid – 19) e che si è trasformata in un’emergenza finanziaria(economica/occupazionale. Anche l’Associazione Italiana Port & Terminal Operators (Assiterminal), ha comunicato al Governo Conte le seguenti sette proposte al fine di sostenere la portualità italiana. Riportiamo i sette punti comunicati dall’Associazione alla ns. redazione, sottolineando soprattutto la necessità di “semplificazione” necessaria per abbattere il “muro” burocratico che blocca qualsiasi opera portuale.
1. GOVERNANCE MODERNA
Rendere i porti competitivi con regole di governance orientate a garantire una competitività trasparente tra i terminalisti superando i localismi. AdSP veri gestori di beni pubblici e meno regolatori. Possibilità di differenziare le governance tra porti gateway (che competono a livello europeo) e porti che servono esclusivamente il mercato locale (che non competono).
2. MERCATO E REGOLAZIONE
Chiarezza nella disciplina della regolazione. La chiarezza delle regole e dell’apparato istituzionale che governa i porti è da ripensare. Chiarire il ruolo dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti limitato ai compiti istituzionali della regolazione dei servizi di pubblica utilità, ossia dei servizi di interesse generale in porto, in attuazione dell’art. 106 TFUE.
3. CONCESSIONI TRASPARENTI
Assegnazione delle concessioni secondo trasparenza e parità di trattamento al fine di rendere il mercato portuale maggiormente attrattivo per gli investitori. A partire dal regolamento ex art. 18 l. 84/94. Garanzia di libera circolazione servizi (art. 56 TFUE) e certezza del diritto.
4. CONCESSIONI ATTRATTIVE
Prevedere nel Regolamento ex art. 18 l. 84/94 il principio della modulazione degli elementi della concessione (misura dei canoni e durata) in modo da garantire un equilibrio economico e finanziario in applicazione del principio delle modifiche non sostanziali (sentenza Presse text della Corte di giustizia), previa notifica ex art. 108 TFUE da parte dell’AdSP competente.
5. DIGITALIZZAZIONE
Previsione di un meccanismo premiale per imprese portuali che investono nella digitalizzazione al fine di rendere maggiormente snello e sicuro il processo di arrivo e smistamento della merce in porto (es. iper ammortamento). Contestuale obbligo di digitalizzazione delle procedure delle AdSP con specifico obbligo di realizzazione di infrastrutture telematiche tra loro connesse (valutare se ancora possibile servirsi della PLN a questi fini).
6. ACCELERAZIONE OPERE
Piena applicazione del modello “Genova” anche per le opere portuali (sia urgenti che non urgenti). Ossia applicazione diretta della direttiva 24/2014/UE con eliminazione di tutte le procedure previste dalla normativa interna ma non previste a livello comunitario (eliminazione del c.d. gold plating). Contestuale nomina di un Commissario straordinario direttamente collegato con la Presidenza del Consiglio. Applicazione della direttiva 2000/35/UE: tempi di pagamento non superiori a 30 giorni: altrimenti possibilità dell’impresa di emettere un titolo esecutivo verso l’Amministrazione inadempiente.
7. ZLS/ZES/REGIME AGEVOLATO
Completamento della ZLS con abolizione di tutte le procedure inutili e non vincolanti da normativa europea o internazionale.
Pur non essendo possibile adottare le ZES nelle zone non previste dalla normativa comunitaria, si preveda, comunque, di adottare un regime fiscale agevolato, della durata di 5 anni, di carattere premiale per le imprese portuali che ad esempio …
a. movimenteranno in ciascun terminal un volume di traffico (merci o persone) superiore del 25% rispetto all’anno precedente.
b. incrementano l’uscita di traffico merci tramite ferrovia rispetto alla gomma del 20% rispetto all’anno precedente.