Porto di Livorno: In memoria di Giuliano Gallanti

Un omaggio alla memoria di uomo che con le proprie azioni e convinzioni ha saputo forgiare il destino della portualità , dando anche un futuro al porto di Livorno, che ha guidato per sei anni, dal 2011 al 2017.

Stamattina, a Palazzo Rosciano, quartier generale dell’AdSP, si è tenuta la cerimonia di intitolazione della Sala Riunioni a , l’ultimo presidente della livornese.

Alla cerimonia hanno presenziato i vertici dell’AdSP e la figlia di Gallanti, Francesca. E’ stato un visibilmente emozionato Massimo Provinciali a sottolineare l’ simbolica di questo riconoscimento: «Giuliano ha scritto la storia della portualità italiana. L’eredità che ha lasciato è uno stimolo per tutti noi», ha detto Provinciali, che con l’avvocato dei moli ha fatto squadra durante gli anni di permanenza a Livorno

Dopo aver passato in rassegna i numerosi incarichi che Gallanti ha collezionato nella sua vita lavorativa, non ultimo quello di numero uno dell’Organizzazione dei Porti Europei (ESPO), il dell’AdSP, ha voluto ringraziare ancora una volta l’ex presidente per quanto ha fatto per Livorno: «Considero ancora oggi un onore aver potuto sostenere con lui le numerose battaglie portate avanti in nome dello sviluppo del porto. Credo che la comunità livornese gli debba molto e non mi riferisco soltanto al approvato nel 2015. Era anche un uomo di larghi orizzonti, appassionato al rapporto porto/città, come dimostra il fatto di aver creduto nelle potenzialità della Fortezza Vecchia, cui riconosceva il ruolo fondamentale di cerniera tra il mondo dei traffici e quello dei soft values».

Emozionata anche Francesca Gallanti, che ha ringraziato l’ per il riconoscimento tributato al padre: «Se oggi fosse qui con noi, sono sicura che ne sarebbe orgoglioso. Livorno è stata una tappa fondamentale della sua vita e mi piace poter pensare che la sala riunioni, teatro di tante battaglie durante i vari Comitati Portuali, possa recare l’impronta indelebile del suo nome».

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