Roma-Il 9 giugno, presso l’8^ Commissione (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato della Repubblica, si è tenuta l’audizione informale di Confitarma, in videoconferenza, sull’impatto dell’epidemia da coronavirus nel settore dei trasporti. Sono intervenuti il Presidente Mario Mattioli e il Direttore generale Luca Sisto. Il Presidente di Confitarma ha innanzitutto ricordato l’importanza per il Paese dell’economia marittima che annualmente produce beni e servizi per un valore di 34 miliardi di Euro (2% del PIL) fornendo occupazione a 530mila persone.
“Particolarmente rilevante – ha affermato Mattioli – è il contributo dei trasporti marittimi al valore della produzione del cluster (12,3 miliardi di euro) ed all’occupazione (circa 80.000 tra addetti diretti e indiretti)”. Senza contare che “quella italiana è la 5^ flotta di bandiera tra le maggiori economie riunite nel G20, la 1^ nel mondo di navi RoRo, per lo più impiegate nel cabotaggio marittimo e sulle “autostrade del mare”, la 5^ di navi cisterna speciali per prodotti petroliferi e che in vent’anni, l’occupazione marittima italiana e comunitaria sui traffici internazionali e sul grande cabotaggio è aumentata del 140%.
Si tratta di circa 38.000 marittimi italiani e comunitari a bordo delle nostre navi. Sicché, la nostra bandiera è oggi al primo posto in Europa per marittimi comunitari impiegati, per la maggior parte italiani rispetto ad altre bandiere comunitarie che pur vantando flotte molto più grandi della nostra, occupano un numero di marittimi comunitari nettamente inferiore”. In merito all’impatto dell’epidemia da coronavirus sul settore, Mario Mattioli ha sottolineato l’importante contributo avuto dall’Amministrazione per risolvere i primi problemi che affliggevano l’operatività delle navi, soprattutto per quanto concerne l’estensione della validità dei certificati dei marittimi indispensabili per garantire la navigazione.
“Purtroppo – ha aggiunto il Presidente di Confitarma – nonostante l’espresso riconoscimento del fondamentale ruolo del trasporto marittimo per garantire le forniture essenziali al Paese, siamo stati molto delusi dal fatto che il Governo ci abbia completamente dimenticati, nei vari provvedimenti adottati, mentre si è trovato il modo di rifinanziare Tirrenia e di corrispondere un significativo ammontare agli ormeggiatori. Inoltre, a tutt’oggi attendiamo una concreta azione del Governo per risolvere il grave problema dei marittimi italiani bloccati da mesi su navi all’estero a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia”.
“Auspichiamo fortemente – ha concluso Mattioli – che possano essere approvati due emendamenti che noi riteniamo fondamentali per la ripresa del settore: il primo è quello che riguarda la possibilità per le navi di bandiera italiana iscritte nel Registro Internazionale di effettuare temporaneamente le crociere tra porti nazionali; il secondo prevede uno sgravio contributivo nel 2020 per le aziende con navi iscritte nel Registro ordinario”.