Monti: «Preoccupazione per la prosecuzione del percorso già intrapreso».
Moretuzzo: «Burocrazia slegata dalle esigenze del territorio. Si faccia lavorare D’Agostino»
«Esprimiamo forte preoccupazione rispetto alla possibile messa in discussione degli atti, degli incarichi, degli accordi sottoscritti dal Presidente Zeno D’Agostino nel corso di questi anni (non ultimi i memorandum con la Cina, l’Ungheria, gli accordi riguardanti il futuro dell’area della Ferriera…) e forti timori per la prosecuzione delle attività intraprese dallo stesso D’Agostino in sede ministeriale per la definizione del regime di extradoganalità del Porto Franco Internazionale di Trieste, nel confronto oramai pluriennale con l’Agenzia delle Dogane».
Questa la presa di posizione di Federico Monti, referente del Patto per l’Autonomia a Trieste, una volta appresa la notizia della notifica della deliberazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione con la quale si è dichiarato nullo l’atto di incarico di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale a Zeno D’Agostino, datato 9 novembre 2016.
A questa dichiarazione si aggiunge il commento di Massimo Moretuzzo, segretario regionale del Patto: «Questa situazione evidenzia come il sistema burocratico rischi di essere completamente slegato dalla realtà e dalle esigenze del territorio. Ci auguriamo che si trovi presto una soluzione e che Zeno D’Agostino possa riprendere quanto prima il suo lavoro».