49 milioni di euro. Tanto ha impegnato, nel 2019, l’Autorità di Sistema Portuale per realizzare e manutenere le infrastrutture dei suoi porti.
Il quadro contabile che emerge dal bilancio consuntivo presentato quest’oggi nel Comitato di Gestione offre una visione confortante in termini di accountability dell’attività della Port Authority.
Nel 2019 sono stati impegnati 73 milioni di euro, di cui 49 per interventi infrastrutturali e manutentivi, e 24 per altre spese correnti.
Sul fronte delle entrate, invece, l’anno passato l’AdSP ha incamerato 84 mln di euro, di cui 26,5 dalle tasse sulle merci imbarcate e sbarcate, di ancoraggio ed erariali, con un incremento rispetto al 2018 di 5,5 mln di euro, a dimostrazione del crescente flusso dei traffici e delle navi che hanno attraccato nei porti dell’AdsP nell’ultimo triennio prima dell’emergenza COVID; sono stati inoltre incassati 18 milioni da proventi relativi alla riscossione dei canoni demaniali (tra concessioni, occupazione temporanea e accosti pubblici) e 29 milioni da trasferimenti di risorse da Stato e Regione.
Nel suo complesso l’Autorità di Sistema presenta al 31/12/2019 un avanzo di amministrazione di esercizio pari a 11 milioni, che incrementa l’avanzo di amministrazione complessivo a 102,5 milioni di euro, di cui una parte vincolata per quasi 43,5 milioni, e un saldo finale di cassa di oltre 191 milioni di euro.
Infine, la situazione economica presenta un utile di esercizio, al netto delle imposte, di 9,5 milioni di euro.
“Siamo contenti dei risultati del 2019 – ha dichiarato il presidente dell’AdSP del mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini – Voglio ringraziare gli uffici che hanno lavorato alacremente per rispettare i termini originari di presentazione del bilancio, recentemente prorogati a giugno”.
Per Corsini, quello approvato oggi è “un bilancio in crescita, solido, che consente di avere a disposizione notevoli risorse da impiegare in infrastrutture, a fronte di un parco progetti che negli ultimi due anni è cresciuto enormemente e ci consentirà di accedere a ulteriori risorse e, a breve, di dare finalmente avvio a numerosi interventi che attendono da molto tempo”.
Sono risorse “che ci consentono anche di affrontare al meglio la situazione congiunturale, e di sostenere, laddove possibile, le imprese e i lavoratori nei tempi difficili che ci aspettano”.