Il primo trimestre del 2020 si è chiuso per i porti elbano con una movimentazione complessiva di 333.824 tonnellate di merce e un-12% rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
I dati, che sono stati diffusi oggi dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, nella nuova rubrica “Osservatorio Covid-192”, sono riferiti al traffico rotabile, unica tipologia di merce movimentata dagli scali di Portoferraio, Rio Marina e Cavo, e sono riferiti esclusivamente al trasporto di mezzi commerciali sulla tratta marittima di collegamento con Piombino e l’Isola di Pianosa.
Anche i mezzi rotabili hanno terminato questo primo trimestre in flessione, con 16.107 unità contro le 17.718 del corrispondente periodo del 2019. Il calo in termini percentuali è stato del 9,1 per cento.
Come accaduto per Piombino, i mesi di gennaio e febbraio sono si sono chiusi con dati in positivo. A pesare sull’andamento dei traffici trimestrali sono stati quindi i risultati del mese di marzo, che è stato archiviato con una flessione del 40% e con con volumi quasi dimezzati rispetto a quanto movimentato lo scorso anno. Nel primo bimestre 2020 il numero dei mezzi commerciali movimentati dai porti elbani era infatti risultato in crescita del 12,8% rispetto a gennaio/febbraio 2019.
Nel Q1 2020 sono stati sbarcati/imbarcati 207.096 passeggeri, con una flessione del 25% rispetto a Q1 2019 e 70 mila persone in meno. Il primo bimestre dell’anno si era tuttavia chiuso in positivo con quasi 16 mila passeggeri in più rispetto ai mesi di gennaio e febbraio 2019 (+10%). Marzo nero, dunque, anche per il traffico pax, soprattutto a causa delle misure di limitazione alla mobilità adottate dal Governo: il terzo mese dell’anno è stato archiviato con un crollo di 85 mila passeggeri e un calo percentuale del 75,5%,