Porti: bando per Piano regolatore di sistema portuale Autorità mare Adriatico centrale

Riparte il percorso per progettare il futuro dei porti dell’ portuale del mare centrale, Ancona- Marittima, Pesaro, San nelle Marche, e in Abruzzo. È stato pubblicato il bando di gara per la redazione del Piano regolatore di sistema portuale dopo che la prima gara era andata deserta per mancanza di offerte valide.

Il bando prevede la stesura del Documento di pianificazione strategica di sistema (Dpss), la redazione con l’aggiornamento dei piani regolatori portuali di ciascuno dei porti dell’Adsp e introduce il Documento di pianificazione energetica ambientale del sistema portuale (Deasp), un elemento richiesto dalla legge 84 del 1994 durante la fase di stesura del Piano regolatore.

Il bando, già disponibile sul sito www.porto.ancona.it, sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale italiana il 20 aprile. Il valore a base di gara del bando è di 2.589.899 euro, con un incremento di circa 330 mila euro rispetto alla precedente gara, previsto per la redazione del Deasp. Fra i requisiti di aggiudicazione dell’appalto, oltre al prezzo, c’è la comprovata esperienza nella progettazione tecnica di Piani regolatori portuali, le capacità di individuare e superare le eventuali criticità che potrebbero condizionare lo sviluppo dei porti.

La valutazione delle offerte, che dovranno arrivare entro le ore 13 del 26 giugno 2020, sarà effettuata il 29 giugno 2020 nella sede dell’Autorità di sistema portuale ad Ancona. La durata del contratto d’appalto, per il quale non è previsto il rinnovo, sarà di 390 giorni effettivi dalla firma.

Il Piano dovrà definire le linee guida per il futuro dei porti in un’ottica integrata di sistema, necessaria a rispondere alle opportunità di crescita in modo coordinato con il territorio e per assicurare, in ambito portuale, uno sviluppo sostenibile, economico, sociale, ambientale. I servizi tecnici richiesti dal bando riguardano la pianificazione strategica e l’aggiornamento dei singoli Piani regolatori portuali, il rapporto ambientale di Vas-Valutazione ambientale strategica, il coordinamento tecnico-scientifico del di sistema (Prsp), con il necessario supporto tecnico per giungere all’approvazione finale, e l’aggiornamento del Documento di pianificazione energetico ambientale.

Il Documento di pianificazione strategica di sistema partirà da una “fotografia” dello stato attuale dei porti e delle loro caratteristiche produttive per definire le linee di sviluppo dei prossimi anni in un’ottica di medio-lungo periodo. Nella ricognizione dello stato attuale dei porti dell’Adsp del mare Adriatico centrale, saranno analizzati la dotazione infrastrutturale sia di carattere nazionale sia regionale, i livelli di servizio e accessibilità, la rete dei trasporti di riferimento, l’eventuale presenza di vincoli nelle aree limitrofe ai porti (archeologici, ambientali), il contesto territoriale, lo sviluppo urbano e il loro legame con i porti. Con il Documento saranno individuate le tendenze evolutive portuali, i punti di forza e di debolezza e le opportunità del contesto territoriale, e saranno definiti gli obiettivi di sviluppo dell’Autorità di sistema portuale e dei singoli porti. Sul percorso di progettazione, sarà portato avanti un confronto con le amministrazioni locali, gli stakeholder di riferimento, le imprese, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali.

Il Documento di pianificazione energetico ambientale del sistema portuale, che sarà aggiornato, definisce il quadro di riferimento al traffico marittimo e ai consumi energetici dell’Adsp attuali e futuri sulla base anche dell’incremento di nuove tecnologie e servizi, considerando anche le attività dei concessionari e degli operatori, che possano modificare gli stessi consumi.

“Riprendiamo il lavoro per definire il più importante strumento di pianificazione strategica di tutto il sistema portuale – dice il presidente -, un atto necessario e fondamentale per far sì che i porti lavorino in coordinamento fra di loro, con una strategia integrata di crescita che punti alla valorizzazione e all’amplificazione delle specializzazioni produttive degli scali. Per una serie di inefficienze complessive, abbiamo purtroppo perso più di un anno, tempo prezioso per tutto il sistema portuale e soprattutto per le imprese e i lavoratori. Ora ripartiamo con il percorso per arrivare alla stesura di questo documento, indispensabile per programmare i necessari investimenti infrastrutturali per i prossimi anni che consentano la crescita del lavoro delle imprese e la creazione di occupazione. Un atto che dovrà avere la sostenibilità ambientale come uno dei temi più importanti perché qualsiasi strategia moderna di sviluppo non può prescindere da questa impostazione”.

“Abbiamo definito un bando per ottenere un progetto che potremmo definire chiavi in mano – afferma il segretario generale Matteo Paroli -, che comprenda anche i necessari studi di approfondimento e specialistici preparatori alla redazione del Piano regolatore stesso, ad esempio l’analisi delle correnti idromarine per la realizzazione dei dragaggi. Abbiamo anche ritenuto opportuno inserire in questo bando l’aggiornamento del Documento di pianificazione energetico ambientale del sistema portuale per prevedere gli scenari di pianificazione energetica dell’Adsp in una logica di programmazione e di riduzione delle emissioni”.