Prima per numero di passeggeri su traghetto, seconda per movimentazione di rinfuse liquide, terza per tonnellate globali di merce. Per il terzo anno consecutivo, nonostante la contrazione del traffico container, l’AdSP del Mare di Sardegna conferma il suo ruolo chiave nel panorama della portualità nazionale.
È, in sintesi, quanto emerge dal Bollettino statistico redatto dall’Associazione dei porti italiani (Assoporti) relativo al 2019. Un focus dettagliato sul sistema portuale del Paese nell’anno appena concluso, che mette in chiaro i numeri generati dalle 16 Autorità di Sistema, per un totale di circa 50 porti amministrati. In questo scenario, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna conferma la leadership nazionale nel trasporto passeggeri su traghetto (lungo raggio) con 4.991.759 unità, alle quali si aggiungono altri 845 mila di Portovesme e 284 mila circa di Santa Teresa; passeggeri, questi, che rientrano nella categoria del “corto raggio”.
Secondo posto, invece, con 27.873.750 tonnellate, nel settore delle rinfuse liquide (preceduti da Trieste e Monfalcone) e al quarto per tonnellaggio di merci varie trasportate su gommate (10.922.066); classifica, questa, dominata dal sistema portuale di Livorno, Piombino e Portoferraio con quasi 22 milioni di tonnellate. Terza posizione, con 46.250.438 tonnellate, per il totale delle merci movimentate (somma di rinfuse liquide, solide, contenitori, varie e su gommato). Classifica nella quale l’AdSP sarda è preceduta da quella del Mare Adriatico Orientale (Trieste e Monfalcone), con poco più di 66 milioni di tonnellate e, al primo posto, da quella del Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona – Vado), con oltre 67 milioni.
Ottavo posto, invece, sullo scenario nazionale dell’industria crocieristica, con oltre 457 mila unità in transito. Negativo, invece, il risultato dei container movimentati che, con l’interruzione del traffico a partire dalla scorsa primavera, ha portato il Porto Canale di Cagliari al decimo posto, rispetto all’ottavo dei due anni precedenti. Situazione che, comunque, non ha inficiato l’andamento generale del sistema Sardegna. “Il bollettino statistico di Assoporti per l’anno 2019 è sicuramente la fotografia più chiara del panorama dei trasporti marittimi del nostro Paese – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. Un focus che, ancora una volta, ha messo in luce l’enorme potenzialità dei nostri porti nel sistema nazionale ed il ruolo strategico che l’AdSP sarda gioca in termini di valore aggiungo nell’economia isolana.
Dati positivi che, nonostante la crisi del comparto container, rendono il sistema dei porti sardo altamente competitivo”. Numeri che, per il 2020, difficilmente saranno riproponibili. “I dati del bollettino di Assoporti – continua Deiana – rappresentano una ventata di ottimismo in un momento così difficile, quale quello dettato dall’emergenza sanitaria globale, che ci sta mettendo di fronte ad un taglio del 100 per cento sul traffico crocieristico, di oltre il 90 per cento su quello passeggeri e ad una crisi industriale, senza precedenti, per alcune importanti realtà armatoriali.
Le performance 2019 devono spingerci a guardare avanti con fiducia, ribandendo il ruolo fondamentale che i porti giocano nel panorama economico e sociale italiano. E’ in momenti come questi che bisogna pianificare la ripartenza, ripensando l’intero impianto, soprattutto rimuovendo quegli inutili vincoli che ostacolano l’improrogabile rilancio della portualità nazionale, attraverso la realizzazione di piani di investimento per opere strategiche, innovazione tecnologica e digitalizzazione dei processi e delle operazioni portuali. Solo così potremmo rispondere efficacemente ad una nuova e più difficile realtà totalmente che non ammetterà più le lentezze di una burocrazia elefantiaca”.