“Penso che vi sia una pericolosissima sottovalutazione dello sforzo che il Sistema logistico, portuale e marittimo sta facendo per garantire servizi essenziali al Paese, ma questo sacrificio non può durare a lungo in assenza di provvedimenti concreti”.
Luigi Merlo, presidente nazionale di Federlogistica-Conftrasporto (la Confederazione dei trasporti che fa capo a Confcommercio), ribadisce l’appello lanciato già alcune settimane fa sull’emergenza coronavirus e sulle proposte, ancora inascoltate, del settore marittimo dei trasporti e della logistica per far fronte a una situazione complessa e pericolosa.
“Stiamo pagando il fatto che alcune proposte che il settore faceva da tempo siano rimaste lettera morta – spiega Merlo – Solo oggi ci si rende conto dello straordinario lavoro della sanità’ marittima e della polizia di frontiera con organici ridottissimi. Lo sportello unico doganale e dei controlli non è ancora partito nonostante basti un solo atto per farlo salpare. La piattaforma logistica nazionale, costata allo Stato decine di milioni di euro, non è mai decollata e va totalmente ripensata: se fosse stata in funzione oggi sarebbe un supporto utilissimo”.
“Con la ripresa dei traffici dall’oriente, con industrie e magazzini chiusi rischiamo porti intasati per mesi e spazi insufficienti – prosegue Merlo – Da qui la necessità’ di sbloccare realmente le zone economiche speciali e il sostegno ai retroporti e ai Mto (Multimodal Transport Operator)”.
“Diversi operatori erogano servizi in perdita, rischiamo, una volta finita l’emergenza, di non avere più collegamenti marittimi con le isole”, avverte il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.
“I Presidenti delle Autorità di sistema portuale sono stati di fatto in questo momento commissariati da prefetti, sindaci o presidenti di regione con provvedimenti spesso incoerenti e contraddittori – continua Merlo – Vanno dotati di poteri autorizzativi reali così come le Capitanerie stanno dimostrando ancora una volta la straordinaria competenza e la capacità di assumere decisioni sulla base di valutazioni tecniche e non sulla emotività”.
“Se finalmente tecnica e competenza sono rivalutate, tanto più lo si deve fare in un settore così complesso e specialistico. Questa dovrebbe essere l’occasione per ripensare anche l’organizzazione del ministero dei Trasporti, che negli anni è stato depotenziato soprattutto in alcune direzioni che oggi si dimostrano essenziali per il funzionamento del Paese”, conclude il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.