Coronavirus: nuove linee guida di condotta per i lavoratori dei porti di Venezia e di Chioggia

-L’ Portuale ha varato oggi delle linee guida, dopo un confronto con le varie categorie, per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tali linee guida derivano dalle indicazioni contenute nei decreti del , declinandole specificatamente per il contesto del lavoro portuale e delle operazioni portuali.

Le misure si suddividono in tre procedure che mirano a regolamentare tutti i tipi di contatto tra lavoratori all’ dei porti commerciali di Venezia e di , a partire dalle relazioni banchina-nave, passando per l’interfaccia operatore a terra e autotrasportatore, fino ai contatti all’interno della stessa banchina. Oltre al personale dipendente degli operatori portuali, le nuove regole interesseranno anche agenti , , chimici di porto, guardie ai fuochi, personale addetto al ritiro dei rifiuti, autotrasportatori, guardie giurate.

“Vogliamo ridurre, per via precauzionale, i rischi di contagio tra i nostri addetti” spiega il presidente dell’Autorità “fermo restando che i porti di Venezia e Chioggia sono aperti e pienamente operativi come tutti gli altri porti italiani, perché la catena non può fermarsi e deve continuare a rifornire di cibo i supermercati, di farmaci i nostri ospedali, di energia le nostre case e le nostre aziende”.

I lavoratori dovranno evitare quando possibile i contatti diretti, mantenendo in ogni caso la distanza interpersonale minima di un metro e utilizzando mascherine e guanti monouso. Va preferito lo scambio di documentazione per mezzo informatico, nel caso non fosse possibile saranno allestite aree di scambio documenti dedicate. Inoltre, i documenti di riconoscimento andranno esibiti ma non consegnati e tutte le aree di lavoro dovranno essere dotate di distributori di disinfettante a base alcolica.

Nei giorni scorsi l’Autorità aveva già pubblicato una serie di indicazioni per i suoi dipendenti, riducendone le trasferte e la mobilità, predisponendo formule di smart working e introducendo l’obbligo di appuntamento per gli incontri con persone esterne all’Ente.