“Non possiamo accettare inerti che la Slovenia e l’Austria strangolino l’export nazionale e le nostre imprese d’autotrasporto. Il ministro degli Esteri deve chiarire e rendere note le condizioni che si stanno creando alle frontiere, e reagire per evitare che le iniziative di Vienna e Lubiana causino danni irreparabili alla nostra economia”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, dopo che Austria e Slovenia hanno annunciato l’introduzione di controlli sanitari alle frontiere con l’Italia.
Riferendosi alle richieste di Confapi Fvg, che aveva chiesto “reciprocità di trattamento nei confronti dell’Austria e della Slovenia”, la parlamentare giudica che “sono comprensibili e anzi da sostenere, perché in questo momento la cosa più grave per l’Italia è l’isolamento logistico, la chiusura economica”.
“Il libero transito delle merci e delle persone – aggiunge Serracchiani – è stato un mattone fondamentale su cui abbiamo costruito l’Europa: chi oggi sembra metterlo in discussione, senza nemmeno consultare l’Italia o notificare la sospensione di Schengen, si assume una grave responsabilità”.