Un tavolo di coordinamento per affrontare l’emergenza Coronavirus e le ricadute che le nuove misure anti-contagio stanno avendo sul fronte dei porti del Sistema. Lo ha convocato per domani il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini.
«Le disposizioni aventi ad oggetto attività di interesse portuali cominciano ad essere diverse», ha detto Corsini, che ha citato a titolo di esempio il chiarimento del Capo Dipartimento della Protezione civile sul trasporto delle merci e la direttiva del Ministero dell’Interno secondo la quale ai membri degli equipaggi non saranno per il momento rilasciati visti d’ingresso.
«Tali disposizioni (a cui si aggiungono gli ultimi dpcm del Governo e l’ordinanza regionale n.9 dell’8 marzo 2020, ndr), ovviamente generali ed inderogabili, vanno calate nelle realtà locali, con l’obiettivo di assicurare la massima collaborazione nell’evitare eccessive concentrazioni di persone», afferma il n.1 dei porti di Livorno e Piombino, che aggiunge: «E’ inoltre necessario prevedere forme di organizzazione del lavoro portuale che consentano l’effettivo rispetto delle indicazioni precauzionali fortemente pubblicizzate, ma difficilmente attuabili in porto, quali ad esempio la distanza minima di un metro tra le persone».
Per affrontare in forma congiunta queste problematiche, Corsini ha pertanto invitato tutte le Istituzioni interessate a partecipare al tavolo di coordinamento, strumento previsto dall’art. 8, comma 3, lettera g della legge sui porti (la 84/94).
In particolare, sono stati invitati: il prefetto, il questore e il sindaco di Livorno; il comandante della Capitaneria di Porto; il presidente della Giunta regionale della Toscana; i sindaci di Portoferraio, Rio Marina, Piombino e Capraia; il Comandante provinciale dei Carabinieri e quello della Guardia di Finanza, l’Asl Nordovest; l’Ufficio di Polizia di Frontiera e l’USMAF.