CORONAVIRUS: LE MISURE PREVENTIVE PER IL PERSONALE ADOTTATE DALL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO ORIENTALE

ZENO D’AGOSTINO:  LE MERCI NON SONO CONTAGIOSE. A TRAFFICO PREVALENTEMENTE CARGO

Trieste, 26 febbraio 2020, ore 17 – “Abbiamo adottato  tutte le misure di prevenzione in porto. Massima collaborazione e costante aggiornamento e dialogo con Capitaneria, USMAF, altre autorità competenti e Regione Friuli Venezia Giulia”.  Questo il commento del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno D’Agostino, che rimarca: “Vogliamo tranquillizzare i cittadini. Il porto di Trieste ha un traffico prevalentemente cargo.  Le merci non sono contagiose e giova ricordare che sono stati adottati precisi protocolli sanitari sulle navi in arrivo nello scalo già dal 14 febbraio”.

Nella giornata di ieri sono state inviate due informative indirizzate alla comunità portuale e ai dipendenti.

L’INFORMATIVA INVIATA AI DIPENDENTI DELL’AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE: SMART WORKING, CANCELLATI CONVEGNI E PARTECIPAZIONI AD EVENTI FIERISTICI

È stato costituito, solo in via preventiva, un gruppo di lavoro in contatto con gli altri Enti e Autorità competenti, che sta monitorando la situazione con l’obiettivo di tenere aggiornarti tutti i dipendenti dell’Autorità di sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, anche in prospettiva dell’eventuale evolversi della situazione.

Non è prevista l’interruzione dell’attività lavorativa dell’Authority, salvo seguire le indicazioni degli Enti competenti. Qualora  fosse necessario introdurre ulteriori misure restrittive in base a nuove disposizioni ministeriali e regionali, queste saranno adottate tempestivamente.

In ogni caso, a scopo precauzionale e fino a nuova comunicazione:

–          l’ingresso al pubblico presso la Torre del Lloyd al momento rimane confermato ad eccezione dell’Ufficio Rilascio Permessi di accesso per il quale sarà adottata una procedura alternativa;

–          viene sospesa l’organizzazione di convegni, partecipazione ad eventi esterni, riunioni in sede che prevedono gruppi numerosi a favore di un utilizzo più ampio possibile di video e call conference;

–          le trasferte saranno limitate allo stretto indispensabile;

–          tutti i corsi di formazione e aggiornamento aziendale sono sospesi fino al 1 marzo p.v. , in via precauzionale e come da indicazioni ministeriali;

Si stanno predisponendo inoltre misure di smart working, per limitare gli spostamenti e per agevolare soprattutto la gestione familiare dei figli in età scolare.

Ampiamente diffuse ai dipendenti tutte le regole di prevenzione emanate da e le  indicazioni precise sul comportamento da adottare in caso di contrazione del contagio.

UTENZA PORTUALE: INFORMATIVA SU MISURA DI PREVENZIONE PER  CONTAGI PROVENIENTI DAL MARE

Anche l’utenza portuale ha ricevuto ieri un’informativa focalizzata sulla gestione di un’eventuale evacuazione sanitaria in area portuale, unitamente alle indicazioni del Ministero della Salute. Va rilevato che il sistema di prevenzione della Regione Friuli Venezia Giulia è stato uno tra i primi a muoversi in Italia in materia di gestione e controllo degli ingressi sul territorio nazionale di persone infette da e viaggianti a bordo delle e mercantili. Il 14 febbraio infatti, previo coinvolgimento delle Autorità Sanitarie, Protezione Civile, 118, Capitanerie di Porto di Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, è stata emanata una specifica procedura di Evacuazione Sanitaria (MEDEVAC) nel caso di un sospetto contagio a bordo.

Tale procedura prevede che la libera pratica sanitaria non venga rilasciata, la nave resti in rada e il possibile contagiato venga sbarcato per mezzo di una motovedetta della Capitaneria di Porto, con a bordo personale sanitario. Una volta a terra, il soggetto potenzialmente contagiato viene trasportato fino al più vicino ospedale attrezzato per mezzo di un’ambulanza specifica per il biocontenimento, al fine di evitare il rischio di contaminazione del personale a terra.

Tale procedura costituisce una misura di prevenzione verso contagi provenienti dal mare.