Cosimo Borraccino, Assessore Sviluppo Economico della Regione Puglia
“Ho partecipato, a Taranto, a una proficua riunione del Comitato di Indirizzo della ZES Interregionale Ionica, l’organismo, coordinato dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Avv. Sergio Preite, che ha il compito di predisporre, gestire e definire le strategie della Zona Economica Speciale di recente istituzione, oltre che di promuoverla, in Italia e all’estero, con una serie di azioni mirate a questo dedicate.
“E’ stata ribadita, stamattina, nel corso dell’incontro, l’importanza di questo strumento per facilitare l’attrazione di investimenti diretti, soprattutto stranieri, e promuovere la crescita della competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro, e, più in generale, il rafforzamento del tessuto produttivo, attraverso stimoli alla crescita industriale e all’innovazione.
“L’estensione complessiva della ZES Interregionale Ionica, ricordo, è pari a 2.579 ettari, di cui 1.518 ricadenti in Puglia (la restante parte in Basilicata).
“A questo riguardo, stamattina abbiamo fatto il punto della situazione sul bando (scaduto nel novembre scorso) per l’assegnazione ai Comuni che ne hanno fatto richiesta di ulteriori 90 ettari circa di territorio da ricomprendere nel perimetro della ZES. Entro poche settimane terminerà la fase di valutazione, da parte di un’apposita Commissione, delle proposte pervenute, in modo da consentire, quanto prima, un’ulteriore estensione dei territori interessati da questa grande opportunità.
Abbiamo discusso, inoltre, delle agevolazioni fiscali che saranno offerte alle imprese che si insedieranno nell’area ZES, partendo dall’abolizione dell’IRAP per cinque anni che il Consiglio regionale ha approvato nei giorni scorsi e che presto sarà attuata, con un provvedimento analogo, anche dalla Regione Basilicata.
“Stiamo definendo, poi, un pacchetto di misure di semplificazione amministrativa e di agevolazioni in favore del sistema produttivo riguardanti le tasse e i tributi locali, che proporremo ai Comuni che insistono nel perimetro della ZES, in modo da rendere i rispettivi territori maggiormente attrattivi per le aziende.
Abbiamo inoltre discusso di un progetto che porterà avanti la Regione Puglia finalizzato a realizzare un sistema di geolocalizzazione delle aree interessate dalla ZES, in modo da renderle facilmente individuabili da parte degli investitori, soprattutto esteri, che fossero interessati a insediarsi.
“Molto proficua è stata anche la discussione che, ritengo la più importante, abbiamo avviato sulla individuazione delle aree da proporre al Governo centrale per l’istituzione della Zona Franca Doganale che, come si ricorderà, come Governo regionale abbiamo proposto ufficialmente, il 13 novembre scorso, al premier Giuseppe Conte con una formale comunicazione inviata dal sottoscritto. Questa proposta è stata recepita a livello di esecutivo centrale e stiamo alacremente lavorando per la realizzazione di questa misura, in un rapporto di stretta e leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, al fine di offrire a chiunque fosse interessato un ulteriore strumento per favorire, con l’esenzione di numerose tasse (a partire dall’IVA), l’attrattività degli investimenti sul territorio della Provincia Ionica e la competitività del nostro sistema produttivo, in modo da dare ulteriore impulso allo sviluppo economico dell’area ionica, con positive ricadute anche in termini occupazionali.
“Crediamo di poter definire l’area interessata dalla Zona Franca Doganale entro qualche settimana, e, come Comitato di Indirizzo, ci siamo riaggiornati a breve proprio per fare, su questo, il punto della situazione.
Continua, a questo riguardo, l’interlocuzione certamente positiva e propositiva con il Governo centrale dal quale ci aspettiamo di ricevere quanto prima risposte positive.
Prosegue, infine, il nostro lavoro nell’interesse del territorio ionico, nella consapevolezza che le agevolazioni e le semplificazioni previste da strumenti come la ZES e la Zona Franca Doganale, potranno certamente determinare, quando entreranno pienamente a regime, ricadute molto positive in termini di sviluppo sostenibile e crescita occupazionale, stabile e duratura.”