Il Comitato di Igiene e Sicurezza convocato oggi, per la seconda volta da inizio mese, a Palazzo San Giorgio ha dibattuto sulle procedure e linee guida da adottare con un obiettivo chiaro e condiviso: tutelare la salute dei lavoratori portuali e della cittadinanza, e nello stesso tempo scongiurare il blocco del porto che avrebbe anch’esso drammatiche ripercussioni
Il dibattito è stato aperto da Sanguineri, Segretario Generale, che ha ripreso il decreto emanato ieri dalla Presidenza di Consiglio in merito alla limitazione della propagazione del coronavirus anche in ambito trasporti e portualità.
Il Prof. Cremonesi, Direttore Dipartimento di Emergenza ed Accettazione (D.E.A.) Ospedali Galliera, ha poi illustrato i principali interventi e norme da seguire ricordando che a oggi non sono stati riscontrati casi accertati di coronavirus in Liguria:
⁃ aumento numero di dispenser con soluzione disinfettante o sapone negli uffici di front office;
⁃ riduzione l’affollamento nei suddetti uffici e installare dove possibile installare vetri di protezione per il personale;
⁃ in caso di effettiva emergenza, dotazione agli operatori di mascherine. Si tenga conto che attualmente le mascherine FFP2 sono utilizzate solo dal personale medico di servizio al triage allestito appositamente per il coronavirus.
Per mantenere un presidio costante si è deciso di istituire un tavolo di lavoro ristretto che si concentri sull’operatività e sulla gestione delle possibili emergenze anche attraverso la stesura di linee guida che dovranno essere adottate ai terminal e dagli autotrasportatori.
Il Presidente Signorini ha dichiarato che i porti di Genova e Savona corrono un rischio elevato se non si trovano soluzioni per mantenere la funzionalità dei porti pur nella tutela di operatori e cittadini.
Sul sito web dei Ports of Genoa è stata creata una sezione dedicata agli aggiornamenti coronavirus e documenti prodotti dal comitato: www.portsofgenoa.com