ECSA ed ICS esprimono preoccupazioni per l’aumento degli attacchi di pirateria nel Golfo di Guinea

Allarme dello shipping per la sicurezza nel

Il 5 febbraio l’Ecsa (l’associazione degli armatori europei) e l’ICS (la principale associazione dello shipping mondiale che rappresenta oltre l’80% della mondiale) hanno richiamato l’attenzione sulla grave situazione nel Golfo di Guinea ove nel 2019 si è registrato un drammatico aumento di circa il 50% degli attacchi di pirateria a danno delle navi di tutto il mondo (per un totale di 162) che costituiscono una seria e immediata minaccia alla sicurezza di marittimi, navi e merci.

L’Ecsa sollecita la nuova Commissione dell’Ue e i singoli a prendere provvedimenti concreti. “L’UE dovrebbe mettere la sicurezza marittima in cima all’agenda degli accordi commerciali e di partenariato oltre a porre in essere altre forme di cooperazione con i partner africani della —ha affermato Martin Dorsman, Segretario generale dell’ECSA, in occasione della ECR on and the Blue Economy svoltasi al – L’UE ha dimostrato di essere all’avanguardia nel contrastare , ad esempio attraverso l’operazione Atalanta in Africa orientale che ha portato con successo alla riduzione degli attacchi”.

Anche Esben Poulsson, Presidente dell’ICS, ha ribadito l’esigenza di tutelare i marittimi affermando “La nostra priorità assoluta sarà sempre la sicurezza e il benessere dell’equipaggio. Siamo pronti e disposti a lavorare in stretta collaborazione con il della Nigeria e la comunità internazionale per proteggere le navi e i loro equipaggi”.

Del resto, ha aggiunto Poulsson, “Il calo degli episodi di pirateria altrove rafforza l’ della comunicazione e del coordinamento tra navi e autorità. Più informazioni i governi nazionali e le autorità competenti hanno sui trends della pirateria, migliori saranno le azioni per prevenire il fenomeno”. “L’industria navale è pronta e disposta a collaborare con tutte le parti per porre fine a questa rovina endemica del libero scambio”.