Porto della Spezia, presidente Toti: un tavolo con Emilia e Toscana per Mini Pontremolese

Road map in attesa dell’opera complessiva

È il secondo porto italiano, sta facendo bene e ha tutta la nostra attenzione

La Spezia-Una mini Pontremolese attraverso un tavolo interregionale anche con Emilia e Toscana per realizzare una serie di opere in grado di dare le risposte che il territorio si aspetta, in attesa del progetto complessivo. Un’opera su cui si deve ragionare concretamente, a cominciare da iniziative concrete: dall’implementazione delle stazioni che non consentono l’incrocio dei treni sulla linea e da una riduzione delle tariffe da parte di RFI, in attesa del progetto complessivo di raddoppio che richiede più tempo.

È l’impegno di Regione comunicato oggi dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nell’incontro svoltosi presso l’Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale alla Spezia alla presenza degli operatori portuali. Una riunione per fare il punto sulle esigenze degli addetti ai lavori in porto a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’ alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, la presidente dell’Autorità Portuale Carla Roncallo e il segretario generale Giuseppe Di Sarcina, la parlamentare Manuela Gagliardi e il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini.

Il tema delle infrastrutture è stato al centro dell’incontro, insieme a quello della in un porto, quello della Spezia che ha percentuali di trasporto su ferro superiori al resto d’Italia, a cui si devono dare risposte concrete e strategiche per la comunità.
“La ferrovia rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo del – ha sottolineato il presidente di Regione Liguria – E la Pontremolese deve essere inserite dentro le reti Ten-T e diventare prioritaria in Europa nel 2023. Un periodo nel quale il ruolo di Regione Liguria sarà ancora di più fondamentale se riesce a mettere insieme le volontà delle regioni limitrofe, per avere un consenso comune e presentarsi ai tavoli di revisione delle reti Ten con un consenso allargato e interregionale”.

“Per noi la Pontremolese è un’infrastruttura prioritaria – ha detto Toti – e in attesa del raddoppio definitivo si può ragionare per gradi, per migliorare l’operatività dello scalo”. Regione Liguria, ha ricordato il governatore, sta prestando la massima attenzione al porto della Spezia dove, in primavera, partiranno i lavori per i binari che consentiranno la creazione di treni da 750 metri”. “Inoltre – ha continuato Toti – stiamo lavorando con Rfi per ragionare sulle tariffe di traccia che possono essere un altro aiuto alla competitività di questo porto. Un porto che è cresciuto, è all’avanguardia in Italia: ha raggiunto il milione di crocieristi, per i è il secondo porto del paese in una regione che ha già il primo porto per numero di contenitori e tutto questo dà l’idea dell’importanza della Liguria. È un porto che sta facendo bene e che merita tutta la nostra attenzione”.

Toti ha voluto anche ricordare, rispondendo ad eventuali obiezioni che “Non vi è nessun rischio di divisione tra città e porto se ognuno continua a fare la sua parte secondo un percorso di investimenti largamente conosciuto e condiviso. Oggi infatti la città di Spezia e il porto sono molto più integrati di un tempo e La Spezia è uno dei modelli di Liguria che vorremmo costruir”. “Quest’anno – ha aggiunto il presidente – sono infatti previsti quasi 1 milione di crocieristi. Un obiettivo che si può raggiungere perché è stato perseguito negli anni scorsi e che ci conferma che è stata fatta la scelta giusta”.

“Attualmente c’è un progetto che prevede ampiamenti di banchine, un molo nuovo, un progetto importante riguardante la e la del waterfront della città per molte decine di milioni di euro di investimenti – ha continuato Toti – Per dare gambe a questo piano e farlo andare avanti occorre che tutti si mettano d’accordo e che si assumano un impegno concreto. Non c’è nulla da discutere o da litigare, ma solo fare”.

Il porto della Spezia è avanti anche sul tema della sostenibilità ambientale: ha infatti una percentuale di ferro superiore agli altri porti ed è pronto a diventare primo porto per sostenibilità e infrastrutture. Anche grazie all’elettrificazione delle banchine e allo switch previsto sui carburanti a minor contenuto di zolfo.

Questo per dire che nel complesso tessuto industriale della Spezia, il suo porto è cresciuto di più in assoluto insieme a Genova e insieme al mercato turistico.

“La politica, secondo il governatore, deve fare la sua parte e penso che lo stia facendo cercando interlocutori e sensibilizzando il centrale. Ma affinché ci sia la giusta sensibilità i progetti vanno condivisi da tutti i soggetti: Regione, Comune, chi fa impresa, opinion leader dei territori. Oggi è il primo passo per una città che rappresenta un modello su cui mi auguro incida anche la transizione dal carbone al gas della . Il fatto che si possa fare impresa e in uno degli scenari turistici più suggestivi d’Italia è un altro motivo di vanto. Tutti dobbiamo condividere e trasferire ciò in un dibattito nazionale che deve avere in primo piano il tema della logistica, della pontremolese, delle regole e della riorganizzazione del porto”.