Presso la sede dell’Hotel dei Congressi in Roma, si è tenuta la 16^ riunione del Mediterranean Expert Working Group, gruppo di lavoro di esperti dei Paesi UE ed extra UE che opera nell’ambito del Sistema Regionale di monitoraggio del traffico marittimo denominato MAREΣ.
MAREΣ (Mediterranean AIS Regional Exchange System) è una piattaforma informativa, realizzata e gestita dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, che sin dal 2009 assicura, in primis, lo scambio di informazioni sul traffico marittimo tra gli Stati Membri della sponda nord del bacino Mediterraneo, consentendo l’assolvimento degli obblighi imposti dalla Direttiva 2002/59/CE del 27 giugno 2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio di realizzare, da parte degli Stati membri, reti per la ricezione delle informazioni AIS (Automatic Identification System) trasmesse dalle navi e scambiate con gli Stati membri confinanti, nonché con il più ampio sistema informativo comunitario denominato “SafeSeaNet”, realizzato e gestito dall’European Maritime Safety Agency (EMSA), anch’essa istituita in ottemperanza della Direttiva 2002/59/CE.
MAREΣ è, altresì, utilizzata per consentire lo scambio di informazioni in Adriatico – in particolare nell’area individuata come Sub-regione Adriatico-Ionica, laddove sono presenti anche Stati extra UE, alcuni dei quali già candidati all’ingresso nell’Unione Europea (quali, ad esempio, il Montenegro).
Il ruolo cruciale svolto dalla piattaforma MAREΣ, quale fattore abilitante per la “Maritime Situational Awareness” per la creazione e ridistribuzione di una singola “Common Operational Picture”, è stato confermato nell’ambito del Forum delle Guardie Costiere del Mediterraneo, tenutosi a Marsiglia nel mese di giugno del 2018.
I lavori sono stati congiuntamente presieduti dal Capitano di Vascello Giuseppe Aulicino, Capo del VII Reparto “Informatica, Piattaforma VTMIS e Comunicazioni” del Comando Generale della Guardia Costiera e da Mr. Lazaros Aichmalotidis, Capo Unità “Vessel and Port Reporting” di EMSA.
Al meeting hanno preso parte i rappresentanti – oltre che dell’Italia e di EMSA – di Croazia, Grecia, Malta, Romania, Slovenia, Montenegro, Spagna, Norvegia (in qualità di osservatore in quanto gestore dell’analogo Sistema regionale del Nord Europa), Marocco, Tunisia, Giordania (quali Stati beneficiari del progetto comunitario SAFEMED IV), Georgia, Ucraina (quali Stati beneficiari del progetto comunitario BLACK AND CASPIAN SEA) e – per la prima volta – della Guardia Costiera turca.
Nel corso dell’incontro – convocato annualmente per discutere i risultati conseguiti dalla piattaforma nei 12 mesi precedenti, nonché definire gli eventuali miglioramenti da apportare alla stessa – sono stati in particolare illustrati i risultati delle attività di monitoraggio e scambio informazioni, alcune problematiche riscontrate dal sistema, ovvero le nuove implementazioni e le previste attività di sviluppo della piattaforma.
L’incontro è stato particolarmente positivo ed apprezzato per i risultati conseguiti, l’interesse mostrato durante le discussioni e per i previsti sviluppi della piattaforma, permettendo di consolidare il riconosciuto ruolo baricentrico che il Corpo ha assunto nel bacino del Mediterraneo allargato nel settore del monitoraggio del traffico marittimo.