Bruxelles. Migliorare la sostenibilità sociale del trasporto marittimo per renderlo attraente, intelligente, sicuro, sociale e sostenibile; promuovere la formazione, la competitività e l’occupazione della gente di mare dell’Ue; migliorare la base di competenze dei marittimi europei; migliorare la crescita e la competitività della flotta europea; gestire gli sviluppi demografici; garantire una scorta sufficiente di personale competente per i cluster marittimi europei con il giusto mix di abilità e competenze. Sono questi gli obiettivi del piano ECSA per la crescita e la competitività dello shipping europeo partendo dal definire le strategie di una “sostenibilità” dei lavori marittimi, sia a bordo di navi e sia a terra.
Il “piano” è stato presentato in occasione del convegno sul lavoro marittimo, la settimana scorsa a Bruxelles, alla presenza dei membri la Commissione europea, di rappresentanti dei Sati membri, del Parlamento europeo e delle parti sociali del mondo marittimo. L’Associazione degli armatori europei sostiene che il trasporto marittimo e l’intera filiera del settore sono strategicamente importanti per l’Europa. Infatti, scambi commerciali, ruolo geopolitico dell’Europa con i suoi porti e l’intero indotto della portualità sono fonti di economia e di occupazione per le generazioni che vorranno intraprendere la carriera professionale del mare.
E allora, la Commissione europea dovrà avere un’adeguata strategia per l’occupazione e la crescita e tutta l’Europa, istituzionale e non, dovrà riconoscere l’importanza del know-how marittimo europeo. Per l’Europa, il trasporto marittimo è stato un driver per lo sviluppo economico e la prosperità nel corso della sua storia. Quasi il 90% del commercio esterno dell’Ue di merci viaggia via mare; il trasporto marittimo a corto raggio rappresenta un terzo degli scambi intra-Ue in termini di tonnellate/chilometri; ogni anno oltre 400 milioni di passeggeri si imbarcano e sbarcano nei porti europei.
Nel complesso, le industrie marittime sono un’importante fonte di occupazione e reddito per l’economia europea. Per garantire una fiorente industria marittima dell’Ue, una solida base di competenze e lo sviluppo di un cluster marittimo di livello mondiale, l’ECSA ha proposto un piano di crescita marittima per “Lavori marittimi sostenibili, crescita e competitività”; cioè un quadro strategico in chiave olistica, da risolvere in modo sistemico e globale, che consenta all’Europa di avere una visione comune di azioni da intraprendere a livello europeo, nazionale e locale.
L’intero mondo dello shipping europeo impiega oltre 640.000 lavoratori in mare e a terra e supporta oltre 1,4 milioni di lavoratori tra occupati indotti e indiretti. Questi professionisti possiedono un patrimonio di conoscenze marittime, abilità e patrimonio in termini di risorse umane unici al mondo. Se l’Europa deve e/o vorrà mantenere la sua preminenza nel trasporto marittimo globale, questo know-how, deve e dovrà essere apprezzato e sostenuto: invogliare i giovani a concorrere in qualità verso lavori marittimi e cercare di trattenere i marittimi esperti, comprese le donne marittime a altri gruppi sottorappresentati.
La conservazione di una forza lavoro marittima europea e la creazione di opportunità di lavoro tramite la maggiore attrattiva del settore per i marittimi di oggi e di domani sarà obiettivo importante per gli armatori tutti; e solo attraverso azioni concertate e obiettivi comuni si potranno raggiungere livelli di qualità per la classe industriale navale idonei per affrontare le sfide tecnologiche future. Attraverso tale piano, gli armatori europei s’impegnano a portare avanti gli obiettivi di sviluppo di un trasporto marittimo di qualità attraente, intelligente, sicuro e sostenibile. L’ECSA invita tutti gli attori del settore, a livello europeo, nazionale e locale, a unire le forze per raggiungere tali obiettivi e raggiungere soluzioni significative e sostenibili senza compromettere la competitività del settore.
Abele Carruezzo