Consorzio Cantieri Riuniti del Mediterraneo: approvato il piano industriale dal Comitato di gestione dell’AdSP MAM

Il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale, nel corso della recente seduta del 30 ottobre scorso, si è favorevolmente espresso all’unanimità sulla possibilità di rilasciare titolo di legittimazione per l’utilizzo di mq 34.460 di marittime nel porto di a favore del Consorzio Cantieri Riuniti del Mediterraneo, apprezzando positivamente il dallo stesso  presentato, la solidità finanziaria, il portafoglio clienti delle imprese aderenti al Consorzio stesso (Operazione srl, S&Y srl e Marine Management & Supplies srl, tutte di ), le prospettive di rilancio produttivo e dell’occupazione .

In particolare, e’ stato valutato con soddisfazione l’impegno alla immediata assunzione di n. 19 lavoratori già alle dipendenze dei precedenti concessionari.

Si deve precisare al riguardo che le aree in questione erano oggetto di concessione demaniale in favore dei cantieri  srl  e CBS srl; tuttavia, a seguito di ripetute violazioni  e inadempimenti alle clausole contrattuali con particolare riferimento alla omessa corresponsione dei canoni dovuti e reiteratamente richiesti, l’Autorità di Sistema si vedeva costretta ad adottare il provvedimento di decadenza della concessione, confermata dal Lecce.

Su richiesta delle , si era aperto un tavolo di confronto presso il SEPAC regionale, al fine di individuare le migliori soluzioni da adottare a tutela del personale dipendente delle imprese già concessionarie, al precipuo scopo di scongiurare perdite di posti di lavoro connesse alla decadenza delle concessioni in argomento.

A seguito di una lunga serie di incontri, si è configurata una soluzione efficace, attraverso l’intervento di un nuovo operatore della cantieristica, il Consorzio suindicato che si è proposto per la gestione delle aree demaniali con un piano industriale di significativa rilevanza, e che, in particolare, ha assunto l’impegno di corrispondere all’Ente portuale tutti i canoni non versati dalle società già concessionarie, nonché di assumere tutto il personale già alle loro dipendenze, per un totale di 19 persone.

Tale soluzione aveva peraltro già ottenuto pieno riconoscimento e soddisfazione unanime nel corso di un recente incontro  congiunto presso la , tenuto conto dell’importante obiettivo sostenuto dalle Organizzazioni Sindacali in ordine al mantenimento dei livelli occupazionali e di nuovo sviluppo delle attività’ produttive che i precedenti concessionari non sono stati in grado di assicurare negli ultimi anni.

Da precisare, inoltre, che le società ex concessionarie si trovano in uno stato di dissesto economico finanziario che ha impedito alle stesse di corrispondere i , di approvare i bilanci degli ultimi anni e che il patrimonio netto delle stesse risulta pesantemente negativo e non è stato possibile la doverosa ricapitalizzazione. Pende, peraltro, per una delle società, una istanza di fallimento da parte dei dipendenti che vantano crediti per mancato pagamento di arretrati di notevole entità.

Manca ora l’ultimo passaggio: la riconsegna all’Autorità di Sistema dei beni occupati da parte dei precedenti concessionari, allo scopo di consentire la formalizzazione della concessione al Consorzio che nell’immediato costituisce l’unica  seria e concreta possibilità di riavviare speditamente le attività produttive con il conseguente riassorbimento dei lavoratori, attraverso l’insediamento del nuovo soggetto investitore che potrà garantire il proficuo utilizzo dei beni appartenenti al demanio marittimo, obiettivo questo che costituisce la missione istituzionale dell’ Autorità di Sistema Portuale.