Friuli Venezia Giulia: Fedriga, sviluppo Fvg fondato su logistica e ricerca

Confermata volontà aggregare realtà interportuali

Trieste – “Logistica e ricerca, in particolare quella applicata, sono asset strettamente collegati tra loro ed è proprio sullo sviluppo di questo connubio che la nostra deve puntare per il suo sviluppo futuro. Il , grazie al proprio ruolo di porta verso l’Est Europa e alla consolidata presenza di enti di ricerca di altissimo livello, si trova in una posizione strategica nel panorama internazionale, che ci avvantaggia rispetto ad altre regioni come il Veneto e la Lombardia. Proprio per questi motivi dobbiamo guardare con grande attenzione sia alla Cina sia alle altre nazioni asiatiche, come Singapore e India, ed essere protagonisti nel collegamento tra queste realtà e i Paesi del Centro ed Est Europa, in particolare verso quelli con grandi tassi di crescita, come la “.

È questo il concetto espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, durante il convegno ‘Trieste. Ricerca e innovazione lungo la “, tenutosi al Mib Trieste School of Management con la partecipazione di numerosi relatori di alto profilo, tra cui il vicepresidente di Venezia Giulia, Diego Bravar, e i presidenti di Friulia, Federica Seganti, e della Fondazione internazionale Trieste (Fit), Stefano Fantoni.

Il governatore ha confermato “che il Friuli Venezia Giulia deve essere un hub logistico di primo piano e fungere da punto di raccordo tra l’Estremo oriente, l’Europa e i Paesi dell’Est. È proprio per raggiungere questo obiettivo che la Regione, tramite Friulia, ha favorito l’unione tra l’ di Trieste-Fernetti e quello di Cervignano, un’operazione alla quale seguirà l’ingresso di altre realtà. Per consolidare una reale crescita economica, che favorisca le imprese e attragga investitori, la nostra regione deve infatti sviluppare i tratti distintivi che la rendono unica nel panorama internazionale in un’ottica di medio e lungo periodo”.

Fedriga ha infine ribadito che “recentemente il Friuli Venezia Giulia è stato definito dalla l’unica regione italiana fortemente innovatrice. Dobbiamo quindi sfruttare questo asset per assicurarci che il nostro sistema logistico intercontinentale sia al passo con i tempi e favorire non solo il passaggio delle merci, ma anche della conoscenza scientifica, in particolare in campi con rilevanti ricadute economiche come l’Information communication technology (Ict)”.