BILOG 2019, la Biennale della Logistica realizzata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale con il supporto organizzativo della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Blue Hub, Circle e la collaborazione del comune di Piacenza si è aperta oggi con il focus sul Retroporto di Santo Stefano, in una tavola rotonda introdotto da Pablo Hoya, presidente di Europlatform, moderata da Anna Pucci capo servizio de La Nazione e partecipata dalla Presidente dell’AdSP Carla Roncallo; Alessandro Laghezza, Sezione Logistica Confindustria SP; Giorgio Bucchioni, presidente Spedizionieri SP; Andrea Fontana, Presidente Agenti marittimi SP; Giovanni Cassone, Direttore Agenzia delle Dogane SP; Genziana Giacomelli, direttore della Scuola Nazionale Trasporti; Paola Sisti, Sindaco di Santo Stefano.
Carla Roncallo ha circoscritto il suo intervento sull’insieme delle infrastrutture per realizzare le quali l’ADSP ha investito 5 milioni di euro, al fine di rendere efficienti tutte le tipologie dei controlli che ora vengono effettuati in porto, velocizzando le pratiche e liberando spazi per merci e containers nelle aree a mare. Si tratta della realizzazione della viabilità di accesso; della palazzina degli uffici che accoglierà tutti gli attori del Centro Unico dei Servizi (Dogana, Guardia di Finanza, Sanità Marittima, Veterinario e fitopatologo, Guardia Forestale, ecc.); delle aree coperte per i controlli, di moderne celle frigo e di uno scanner delle Dogane di nuova generazione. “Stiamo procedendo velocemente per rendere il centro operativo entro il 14 dicembre- ha detto la presidente -, perché da quella data verrà recepita la norma 625 del 2017 che impone standard minimi per la conservazione delle merci deperibili e fresche.
Il nostro nuovo Centro, oltrechè attuare quanto disposto dalla legge in materia di Sportello Unico Doganale, sarà perfettamente in linea con quanto stabilito da questa norma, grazie ad una scelta lungimirante, partita ormai da qualche anno che finalmente si concretizzerà nelle prossime settimane. Ringrazio davvero l’Agenzia delle Dogane e tutti i Soggetti pubblici deputati al controllo della merce, il Comune di Santo Stefano Magra e tutti gli operatori, che hanno colto con noi questa sfida”.
Il sindaco di Santo Stefano Magra, Paola Sisti, ha sottolineato come, dagli anni ’90, le amministrazioni abbiano creduto, ancora prima degli imprenditori, sulle potenzialità dell’area.
“Il retroporto di Santo Stefano, deve essere una opportunità e non un problema. Già oggi l’infrastruttura occupa 500 persone. Auspico che si possa trasformarla velocemente da Retroporto ad Interporto, con un nome ed una identità ben precisa”.
Spedizionieri, agenti marittimi, doganalisti di A.SPE.DO, riuniti da poco in POINT-Sistema Spezia, hanno fornito dati interessanti sull’occupazione nel settore portuale spezzino, grazie ad uno studio da essi commissionato alla Scuola Nazionale Trasporti rappresentata oggi dal suo direttore, Genziana Giacomelli. “Una occasione importante – ha detto Andrea Fontana -, che grazie alle competenze e alla professionalità della Scuola, ha potuto mettere in evidenza la forza e il ‘peso’ del settore in termini di fatturato e di lavoro. Una collaborazione che consente di mettere a fattore comune, valori numeri e analisi fondamentali per orientare future scelte strategiche e di investimento nel nostro territorio, strumenti utili sia per gli attori della programmazione che per le imprese che intendono guardare il nostro territorio da questo punto di vista”.
In base al censimento di 72 imprese portuali è emerso che il settore occupa 2.898 lavoratori diretti e 5.100 nell’indotto generato da questo tipo di attività. Il totale del fatturato si aggira sui 700 milioni di Euro, pari al 40% del fatturato provinciale sulla Blue Economy (Circa un miliardo e 300 milioni di Euro) . Interessante anche il dato relativo ai contratti a tempo indeterminato, ben l’87%, così come quello che ha dimostrato come ci sia un alto livello di scolarizzazione (66% i diplomati) . E tanti sono i giovani che scelgono il porto e le attività ad esso connesse: ben il 34% ha meno di 40 anni. Da sottolineare anche l’affermazione di Genziana Giacomelli “Nel 2018 ben 130 giovani usciti dalla Scuola Nazionale Trasporti sono stati assunti dalle aziende locali”.