Guardia Costiera e Terna: accordo per rafforzare la rete elettrica nazionale

Firmata una convenzione per potenziare la sorveglianza delle aree dove sono presenti i cavi elettrici sottomarini

 

L’Ammiraglio Ispettore (CP) , Vice Comandante Generale delle Capitanerie di Porto–Guardia Costiera e l’ e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris, hanno firmato a Roma, nei giorni scorsi, una convenzione finalizzata a potenziare la prevenzione dei danneggiamenti dei cavi sottomarini di Terna, società a cui è affidata la concessione per l’attività di trasmissione dell’ elettrica nel territorio nazionale.

Le parti si impegnano a incrementare l’efficacia dell’attività di sorveglianza degli specchi acquei dove sono presenti i circa 1.500 chilometri di cavi sottomarini di Terna. L’obiettivo è quello di definire un piano di collaborazione strutturale per effettuare accertamenti che consentano, in caso di danneggiamento dei cavi elettrici sottomarini, di risalire ai presunti responsabili dell’azione dannosa.

Il –Guardia Costiera, con le sue sale operative e i sistemi di monitoraggio del traffico marittimo, rappresenta un importante partner istituzionale per contribuire alla sicurezza e all’efficienza del sistema elettrico nazionale, anche attraverso il monitoraggio delle infrastrutture critiche di Terna tramite interfacciamento telematico del Security Operations Center (SOC) di Terna.

La convenzione siglata consentirà di perfezionare il sistema di protezione dei cavi sottomarini da fattori di rischio quali, ad esempio, la e l’ancoraggio in aree interdette.

In particolare, le aree di attività oggetto dell’intesa, riguarderanno:

• la verifica congiunta dell’aggiornamento delle ordinanze che vietano l’ancoraggio e la pesca a strascico nelle aree dove sono presenti i cavi sottomarini di Terna;

• il potenziamento del monitoraggio delle unità navali in transito negli specchi d’acqua oggetto di interdizione;

• l’attività di supporto a Terna, da parte delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, nell’effettuare l’analisi del rischio delle aree critiche anche tramite accesso allo storico dei tracciati AIS (Automatic Identification System);

• gli interventi da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto–Guardia Costiera qualora si manifesti una situazione di criticità evidente.

L’incontro, che ha visto anche la presenza dell’Ammiraglio Ispettore (CP) Nunzio Martello, Capo del 1° Reparto del Comando Generale, si è concluso con l’attestazione di reciproca stima e con l’auspicio di raggiungere  tutti gli obiettivi prefissati nel protocollo.