Il Comitato di gestione dell’AdSP MAM adotta il Documento di Pianificazione Energetico Ambientale del Sistema Portuale (DPEASP)

l’Ente che governa i porti dell’Adriatico meridionale tra i primi in Italia a dotarsi di tale strumento

Bari-Il Comitato di gestione dell’AdSP MAM, riunitosi questa mattina, ha adottato il Documento di Pianificazione Energetico Ambientale del Sistema Portuale (DPEASP), strumento previsto dalla Legge di Riforma delle finalizzato a definire gli indirizzi strategici per l’implementazione di misure specifiche per migliorare l’ e promuovere l’uso di in ambito portuale.

L’AdSP MAM è tra le prime Autorità di sistema in Italia ad adottare il documento che definisce la vision generale sull’assetto del sistema portuale e le linee di intervento che, nel corso dei prossimi anni, riguarderanno i porti di Bari, Brindisi, Barletta, e Monopoli, sia dal punto di vista strategico sia dal punto di vista delle politiche energetiche e ambientali.

Il DPEASP è l’atto finale di un lungo e condiviso confronto con stakeholders e operatori portuali, che pioneristicamente l’Ente portuale ha deciso di coinvolgere coralmente nella fase di studio e di individuazione degli obiettivi, in maniera tale che le comunità portuali fossero rese compartecipi delle scelte che si adotteranno nell’immediato futuro.

Nel Documento sono stati individuati gli obiettivi di sostenibilità energetico-ambientale dei porti; gli interventi e le misure da attuare per il raggiungimento degli obiettivi; il programma degli interventi, anche parziali in un arco temporale prefissato; il processo delle azioni di monitoraggio finalizzate a verificare i risultati raggiunti.

Per stilare il Documento si è partiti dalla fotografia generale della situazione esistente, in termini di , attraverso la della “Carbon Footprint” del sistema portuale, così come previsto dalle .

“Abbiamo aperto la strada per una nuova concezione della pianificazione strategica nei porti- commenta il presidente dell’AdSP MAM Ugo – sperimentando con successo il coinvolgimento totale di tutti coloro i quali vivono il porto e ne conoscono esigenze e potenzialità. Proprio in tale senso, al fine di organizzare al meglio le attività di consultazione e per garantire la totale trasparenza del processo partecipativo, abbiamo deciso di avvalerci del supporto dell’Istituto Troisi Ricerche srl, specializzato in ricerche sociali, di mercato e sondaggi di opinione che per noi ha  curato anche l’analisi delle istanze raccolte e la redazione del documento di sintesi di quanto emerso dal processo di consultazione. Sono assolutamente soddisfatto dell’ampia partecipazione al processo degli operatori portuali che hanno fornito un supporto utile e qualificato e puntuale.”

Nel piano pluriennale di sviluppo energetico ambientale per i porti del sistema sono previsti i seguenti obiettivi:
• Riduzione del fabbisogno energetico attuale, attraverso interventi di efficientamento energetico
• Monitoraggio del fabbisogno energetico futuro;
• Utilizzo di sistemi e tecnologie a minor impatto ambientale per il soddisfacimento del fabbisogno energetico attuale;
• Produzione di energia da fonti rinnovabili;
• Cooperazione tra operatori pubblici e privati.

L’obiettivo è di implementare al più presto il DPEASP stipulando – a seguito di procedura competitiva – un EPC (energy performance contract o contratto di rendimento energetico o di prestazione energetica) con una ESCo (energy service company). Per EPC si intende, in accordo alla definizione data dal D.Lgs. 102/2014, un accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso esercita il potere negoziale e il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica, verificata e monitorata durante l’intera durata del contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento  dell’efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione   energetica concordati, quali i risparmi finanziari.

Per la Pubblica Amministrazione il Contratto EPC permette, quindi, di realizzare l’efficientamento energetico senza dover iscrivere i costi di investimento in bilancio. Infatti l’investimento è a carico della ESSCo, su cui ricadono tutti i rischi (tecnici,  di costruzione,  comportamentali – ossia attività di conduzione e manutenzione. Inoltre il canone è collegato alle reali performance dell’intervento, senza alcun canone minimo). Insomma con l’EPC (che si avvicina concettualmente alla finanza di progetto) si realizza un efficiente partenariato pubblico-privato

Il DPEASP è consultabile on line sul sito ufficiale dell’Ente: http://www.adspmam.it/owncloud/index.php/s/p8OJBBcHm7elznb