Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale-Porto della Chiusa: avanti tutta

Un progetto per il , la pesca, la cantieristica, la nautica sociale e sportiva. Firmato in questi giorni da Comune di , Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale, e la cooperativa di Pontedoro, l’Accordo Quadro con il quale si definiscono gli impegni e gli adempimenti per l’attuazione degli interventi di realizzazione del polo cantieristico della Chiusa e delle attività ittiche, in prossimità della foce del Cornia. Si entra pertanto in una vera e propria fase operativa.

L’accordo disciplina, anche se in termini generali, le modalità di gestione da parte del soggetto attuatore, la coop. La Chiusa, delle infrastrutture diportistiche e dei servizi connessi e rappresenta un significativo passo in avanti per la realizzazione di un distretto del diportismo nautico a Piombino.

Nell’Accordo è prevista anche la realizzazione da parte della coop La Chiusa di consistenti opere e interventi di interesse pubblico: la bonifica ambientale dell’area, la pescherecci, con relativi servizi a terra, i parcheggi di uso pubblico, le aree a verde pubblico, le infrastrutture viarie e le opere di urbanizzazione di collegamento tra il polo della cantieristica e la viabilità comunale o del porto commerciale, quelle interne al polo stesso, funzionali anche all’area confinante per le attività di itticoltura, un terminale di collegamento con la rete dei trasporti pubblici locali. In questo ambito, la società provvederà anche alla sistemazione e asfaltatura della strada del Quagliodromo, che il Comune sta acquisendo, rendendo più agevole anche l’accesso a quel tratto di litorale.

Parallelamente alla firma dell’Accordo quadro, è stata presentata in questi giorni la richiesta di autorizzazione al Suap per l’avvio della costruzione della , quale 1° lotto funzionale della realizzazione del porto.

La cooperativa “La Chiusa Pontedoro” fu individuata come soggetto attuatore nel 2013 dalla Conferenza dei servizi istituita in base alla procedura Burlando; dopo un iter piuttosto lungo che ha visto l’approvazione del nuovo da parte del Comune con parere tecnico della Regione, nel 2016 la cooperativa aveva presentato il progetto definitivo del polo.

Il in questione, suddiviso in 4 ambiti funzionali, prevede una darsena turistica per attività diportistiche e servizi relativi, una darsena pescherecci costituita da un’area dedicata alle attività della e un con tutte le attività connesse, una parte destinata ad accogliere attrezzature, spazi e impianti dedicati alla costruzione, manutenzione di imbarcazioni di qualsiasi tipo e delle attività della filiera cantieristica, una parte dedicata alla nautica sociale e sportiva corrispondente allo specchio acqueo e alle aree a terra destinate a ospitare attività nautiche per piccole imbarcazioni.

Il progetto del soggetto attuatore contiene infatti la previsione di 11 lotti per la cantieristica navale con i relativi canali di alaggio. Un elemento che, insieme, alle altre caratteristiche progettuali (571 posti barca per l’approdo turistico, più 57 posti per pescherecci e attività ittiche e altri 209 posti barca per la nautica sociale e sportiva) rendono il progetto molto apprezzabile.
Prevede inoltre l’occupazione di 200mila mq di specchio acqueo e 230mila mq di superficie a terra, per un costo di costruzione di 80 milioni di euro.

Previsti 4000 mq di commerciale e uffici, 1600 mq di box e servizi, 80mila mq di superficie produttiva e 20mila di capannoni per il polo della cantieristica, 2.600 mq di mercato ittico e magazzini, 28mila mq di aree per il rimessaggio e per piccole riparazioni riservate alla nautica sociale e sportiva, coperture fotovoltaiche per una potenza complessiva di 3,9 mw.

«L’accordo di oggi – ha dichiarato il presidente Stefano Corsini – è un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione del progetto del porto della Chiusa, tassello fondamentale nell’ambito della pianificazione del Comune. Il prossimo passaggio sarà la firma dell’accordo sostitutivo preparatorio per il rilascio della concessione vera e propria alla cooperativa La Chiusa».