A seguito del sequestro di alcune banchine del porto di Taranto, la Arcelor Mittal ha chiesto la possibilità di sbarcare nel porto di Brindisi fino a 30mila tonnellate al giorno di carbone e materiale ferroso che verrebbero poi trasportate con camion a Taranto.
Questa comunicazione è giunta al Comune di Brindisi dall’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale che ha convocato per venerdì una riunione. “Anticipiamo pubblicamente che siamo assolutamente contrari – spiega il sindaco Riccardo Rossi – all’uso del nostro porto per lo scarico di altro carbone necessario ad alimentare l’ex Ilva.
Brindisi ha già pagato un prezzo altissimo ed ha avviato una fase di decarbonizzazione che non vogliamo si fermi. Non pensiamo che si debba riaprire un’altra stagione in cui il carbone sia protagonista. Non ci sembra neppure che sia accettabile, per una città che vuole puntare su passeggeri, crocieristi e merci “pulite”, far scaricare il carbone proprio dove dovranno sbarcare i turisti. Senza contare l’inquinamento e le condizioni ambientali che potrebbero provocare centinaia di camion che da Brindisi dovranno raggiungere Taranto ogni giorno”.