L’ammiraglio di divisione Aurelio De Carolis ha passato il testimone al contrammiraglio Alberto Sodomaco
Si è svolta il 6 agosto scorso, a bordo della fregata Luigi Rizzo, ormeggiata nel porto di Siracusa, la cerimonia di avvicendamento al comando tattico dell’Operazione Mare Sicuro (OMS).
Alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, l’ammiraglio di divisione Aurelio De Carolis, comandante della Seconda Divisione Navale di base a Taranto, ha passato il testimone al contrammiraglio Alberto Sodomaco, comandante della Terza Divisione Navale di base a Brindisi.
L’operazione Mare Sicuro è un’operazione avviata agli inizi del 2015 per garantire la tutela degli interessi nazionali nel Mediterraneo centrale, contesto strategico per il Paese e per gli equilibri regionali e globali. Nell’area di operazioni, infatti, transita una quota preminente delle merci e materie prime scambiate via mare.
Dallo scorso 24 maggio, il dispositivo aeronavale di Mare Sicuro ha pattugliato ininterrottamente le acque del Mediterraneo Centrale, impiegando navi, sommergibili, aerei, elicotteri e nuclei di fucilieri di Marina specializzati negli abbordaggi e ispezioni alle navi mercantili.
“Una tipica operazione di sicurezza marittima, fondamentale per un Paese come l’Italia, con un’economia di trasformazione che ha nel mare la fonte primaria di approvvigionamento di materie prime e il principale canale per le esportazioni” come sottolineato dall’ammiraglio Marzano nel suo intervento, nel quale ha più volte richiamato “l’importante lavoro di squadra che da sempre la Marina italiana porta avanti, assicurando una costante presenza e sorveglianza degli spazi marittimi, in piena sinergia con le istituzioni internazionali, tra cui l’Unione Europea – con le operazioni Sophia, dell’EEAS, e Themis dell’agenzia FRONTEX – e la NATO, con l’operazione Sea Guardian”.
Nel suo discorso di commiato, l’ammiraglio De Carolis ha sottolineato che l’operazione Mare Sicuro “consente di concorrere, in pieno spirito interforze, anche alla protezione del personale italiano operante in Libia, in particolare i contingenti dislocati nelle località di Tripoli e Misurata, ed esercitare un credibile e costante monitoraggio dell’area”.
L’Operazione Mare Sicuro, attivata il 12 marzo 2015 a seguito dell’evolversi della crisi libica, prevede il dispiegamento di un dispositivo aeronavale per garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti.
Dal 1° gennaio 2018, i compiti della missione sono stati ampliati e ora includono le attività di supporto e di sostegno tecnico-logistico alla Marina Militare e alla Guardia Costiera libiche, con una unità ausiliaria permanentemente dislocata nel porto di Tripoli.
Le unità d’altura incluse nel dispositivo aeronavale operano in un’area di mare ampia circa 160.000 km quadrati, situata nel Mediterraneo centrale, che si estende al di fuori dalle acque territoriali di stati terzi ed è delimitata a sud dal limite delle acque territoriali libiche.