Un’infrastruttura necessaria per assicurare migliori condizioni di competitività del porto internazionale di Ancona nel mercato del traffico marittimo, che già registra 1,2 milioni di passeggeri, in particolare quelle delle crociere in crescita nello scalo dorico.
Questa la motivazione dell’approvazione martedì scorso, da parte del Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, della variante localizzata al Piano regolatore portuale di Ancona che consentirà di realizzare il banchinamento del fronte esterno del molo Clementino nel porto di Ancona, destinato alla costruzione del nuovo terminal crociere, di cui si è parlato insieme ad esperti del settore in un affollato e partecipato incontro, che si è svolto ieri sera sulla Terrazza del Museo archeologico nazionale, alla presenza di rappresentanti sindacali, delle associazioni di categoria e della società civile, di un nutrito numero di imprenditori.
Erano presenti, fra gli altri, il rettore del’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, il direttore dell’Arpam Marche, Giancarlo Marchetti, il Tenente colonnello Spanò del Reparto operativo aereonavale della Guardia di Finanza di Ancona.
L’incremento stimato del numero dei crocieristi nel 2019 nel porto dorico è di circa il 37% rispetto al 2018, con una previsione di 92.100 passeggeri rispetto agli oltre 67 mila dello scorso anno. Secondo l’Adriatic Sea Tourism Report, presentato a maggio da Risposte Turismo con l’Autorità di sistema portuale alla Mole Vanvitelliana di Ancona, il 2019 si preannuncia come un anno record per il traffico crocieristico nell’Adriatico.
Sarà di oltre 420 milioni di euro la spesa turistica a terra, nel 2018, di crocieristi e turisti in viaggio su traghetti, aliscafi e catamarani. Saranno 5,52 milioni i crocieristi movimentati previsti nel 2019 (+7,3% sul 2018), record storico nell’area, con prospettive positive anche per la movimentazione passeggeri via traghetti, aliscafi e catamarani, già in crescita nel 2018 (19,74 milioni di passeggeri movimentati, + 2,4% sul 2017)
Il progetto di banchinamento e il terminal crociere
L’opera di banchinamento del molo Clementino sarà realizzata sulla base dei principi di sostenibilità, nel massimo rispetto del valore e dell’unicità di tutti i beni monumentali presenti al Porto Antico e delle prescrizioni già indicate dalla Conferenza dei servizi dell’aprile 2019 dai vari soggetti interessati, Ministero delle Infrastrutture, Regione Marche, Comune di Ancona, Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche, Capitaneria di porto di Ancona, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Guardia di Finanza, Marina Militare, Polizia di frontiera, Agenzia del Demanio, con il loro continuo coinvolgimento nell’iter di realizzazione e della comunità locale. Fra le indicazioni della Soprintendenza, ad esempio, la presenza di un archeologo sub durante le attività da realizzare nel bacino portuale di fronte al molo Clementino.
Sulla variante al Piano regolatore portuale per la realizzazione del banchinamento, il Comune di Ancona aveva espresso parere positivo nel maggio 2018. Dopo il sì del Comitato di gestione, l’atto di adozione della variante localizzata andrà all’esame del Consiglio superiore dei lavori pubblici del ministero delle Infrastrutture.
Il progetto di banchinamento prevede la costruzione di una nuova banchina d’ormeggio della lunghezza di circa 350 metri e una superficie di 28 mila metri quadrati, area oggi delimitata da una scogliera, con fondali di una profondità di circa 10 metri, idoneo all’attracco di navi da crociera di medie grandezza di moderna generazione, di circa 300 metri, che al momento non possono toccare il porto dorico, e di navi traghetto per i traffici ro-pax. Un’infrastruttura che dovrebbe essere ultimata in circa quattro anni e che consentirà allo scalo dorico di diventare potenzialmente home port per le crociere. Il movimento stimato è di circa 350-400 mila crocieristi in 120-150 giorni l’anno ipotizzando una nave al giorno nel periodo di massimo traffico.
L’investimento pubblico per la nuova banchina sarà di 22,2 milioni di euro. La banchina sarà poi data in concessione ad un soggetto privato, tramite bando di gara, che vi realizzerà e gestirà il nuovo terminal crociere per i passeggeri. La nuova banchina e il terminal crociere saranno uno straordinario fattore di sviluppo economico, con un incremento di nuovi occupati.
LA CONVERSAZIONE
Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale
“Il banchinamento del molo Clementino non è una semplice anche se importante infrastruttura portuale. È un progetto di una città e di una regione che si riconoscono nel loro porto, il porto internazionale di Ancona. Rappresenta la visione di una filosofia di una città che interpreta nel turismo un importante fattore di crescita, sociale, economico, occupazionale. La crocieristica proietterà Ancona e le Marche sempre più in un circuito internazionale aprendo il territorio ad orizzonti nuovi e alle sfide legate alla contemporaneità fra le quali, non ultima, una forte attenzione alla sostenibilità ambientale. Valore imprescindibile per una crescita equilibrata”.
Airam Diaz Pastor, presidente MedCruise, associazione dei porti crocieristici del Mediterraneo
“Un’epoca dorata per il settore delle crociere alle cui opportunità si può solo dire di sì, siamo qua. Sono 124 le nuove navi in corso di costruzione in Europa per un mercato in crescita in tutto il Mediterraneo, con un’industria che sta facendo un grande sforzo per utilizzare alimentazioni più sostenibili, sempre più attenta alle tematiche ambientali, e con crocieristi che viaggiano su circuiti internazionali ed arrivano nei porti, come quello di Ancona, perché vogliono conoscere la città e il territorio, dove lasciano risorse economiche, per innamorarsene e tornare come turisti”.
Francesco di Cesare, presidente Risposte Turismo
“L’opportunità di un nuovo terminal crociere non è un’astronave calata dall’altro ma è una progressione da parte di tutti i soggetti coinvolti, in primis l’Autorità di sistema portuale, nell’affrontare le chance e le risorse che derivano da questo traffico. Statisticamente ogni crocierista spende in media 72 euro nei porti europei e gli equipaggi una media di 23-25 euro. Il confronto che si è aperto è innovativo e non scontato, è un esercizio corretto ed esemplare di ascolto”.
Ida Simonella, assessore al Porto del Comune di Ancona
“Con il nuovo terminal crociere non si disegneranno scenari apocalittici sul porto di Ancona dove già oggi sono 2 mila gli approdi annui. L’incremento delle crociere inciderà con una variazione del 3% in più sugli attuali traffici ma genererà opportunità di sviluppo, a cui gli operatori si adegueranno velocemente, e di crescita del turismo, un’occasione che, come amministrazione comunale, accompagneremo con il rispetto delle prescrizioni previste dal Progetto inquinamento atmosferico, coordinato dal professor Floriano Bonifazi. Il Porto Antico, riscoperto e valorizzato dal 2015, rimarrà al centro della vita della comunità”.
Valeria Mancinelli, sindaco del Comune di Ancona
“Come Comune stiamo studiando soluzioni sostenibili per il trasporto dei crocieristi nell’area del molo Clementino, che di solito non arrivano in automobile sottobordo, e per creare parcheggi scambiatori che potranno anche interessare le migliaia di persone che ogni giorno vanno a lavorare in tutte le aree portuali”.
Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche
“Questo delle crociere è un business da prendere di petto, non solo ad Ancona ma in tutta la regione, per farla conoscere con la sua bellezza, la storia e anche l’enogastronomia e tutte le attività commerciali che valorizzano le produzioni d’eccellenza. Ad Ancona, quando arrivano le crociere, vedo con positivo stupore il centro e il viale della Vittoria pieno di gente, invaso da questi passeggeri. Oltre al turismo, il mercato crocieristico offre poi opportunità per le imprese che si occupano di forniture e manutenzioni per le navi e di rifornimenti”.
Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali con delega al Turismo della Camera di Commercio delle Marche
“Le crociere sono una grande opportunità per trasformare Ancona da bella sconosciuta a città conosciuta e inserirla in un circuito internazionale del turismo, con i crocieristi che, conoscendola, non solo incrementano il valore economico del territorio ma ne parlano e raccontano al ritorno nelle loro città, con la famiglia e gli amici, ritenendo ancora il passaparola uno dei migliori elementi di reputazione di un territorio”.
Il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale, Matteo Paroli, ha illustrato in maniera approfondita l’intervento di banchinamento spiegandone anche l’iter di autorizzazione finora perseguito con il coinvolgimento di una serie di enti e istituzioni dello Stato intervenuti come soggetti terzi che ne garantiscono la realizzazione. Ha sottolineato che questo di Ancona è il primo caso in Italia di utilizzo dell’istituto della variante localizzata. Il Contrammiraglio Enrico Moretti, Direttore marittimo delle Marche e Comandante del porto di Ancona, ha sottolineato come questa infrastruttura garantisca manovre in totale sicurezza per questa tipologia di navi ed aumenti l’importanza del porto di Ancona.