Con riferimento al comunicato stampa emesso in data 18.07.2019 da parte dell’agenzia marittima Medov, l’AdSP comunica la propria risposta
Civitavecchia– Riceviamo e pubblichiamo la versione integrale della risposta dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale al comunicato stampa emesso in data 18.07.2019 da parte dell’agenzia marittima Medov:
Il TAR del Lazio con la sentenza n. 9346/2019 ha annullato i provvedimenti dell’Ente che andavano a regolamentare il servizio di navettamento crocieristico nell’ambito portuale, sulla base del convincimento (erroneo) che l’area di “Largo della Pace”, in quanto esterna alla recinzione portuale, fosse da considerare area urbana.
Sulla base di tale assunto il TAR ha qualificato il “servizio di navettamento” alla stregua di un “servizio di linea comunale”, in base alla definizione che dello stesso dà la Legge Regionale 30/1998, rilevando, di conseguenza, l’incompetenza della stessa Autorità di Sistema Portuale a disciplinare la materia, così inquadrata, la cui competenza rientrerebbe, in tal caso, tra quelle del Comune e della Regione.
Indiscusso che l’Area in questione sia demanio marittimo rientrante nella circoscrizione territoriale di competenza di questa AdSP, l’art. 6 comma 4 della legge 84 del 1994, come anche affermato dallo stesso TAR, stabilisce che le Autorità di Sistema Portuale hanno l’amministrazione in via esclusiva delle aree e dei beni del demanio marittimo ricompresi nella propria circoscrizione, essendo, l’area in questione, tra l’altro, rientrante nell’ambito e nell’assetto complessivo del porto disciplinati dal vigente Piano Regolatore Portuale.
Il TAR non ha, pertanto, accertato che l’area di “Largo della Pace” rientra pienamente nella circoscrizione territoriale di questa AdSP, ma ha rilevato che la stessa è esterna al recinto portuale, facendo discendere da questo assunto che non fosse da considerarsi “area del porto”, come invece pienamente è.
Per altro verso nella sentenza del TAR non si ravvede quanto ne vorrebbe far discendere la società Medov con riferimento alla illegittimità del servizio attualmente svolto dalla concessionaria Port Mobility.
Il servizio di cui sopra è difatti classificato, fin dall’origine della concessione rilasciata nel 2005 alla società Port Mobility, tra i Servizi di Interesse Economico Generale (SIEG), la cui disciplina rientra pienamente nelle competenze che la legge attribuisce a questa AdSP e difetta, tra l’altro, delle caratteristiche proprie di un servizio di linea, men che meno comunale, non essendo stabiliti orari e frequenze, che variano quotidianamente in funzione degli accosti delle navi da crociera.
Ferma restando, pertanto, la legittimità del servizio reso da parte del concessionario Port Mobility, l’interpretazione data dal TAR in merito alla natura come “TPL comunale” del “servizio di navettamento” (rispetto alla quale questa amministrazione si riserva di far valere le proprie eccezioni), avrebbe comunque come conseguenza che anche analogo servizio di navettamento reso da Medov, come da qualunque altro operatore, volto a collegare l’ambito portuale con l’area urbana si configurerebbe come “TPL comunale” e, se destinato alla Stazione, sarebbe in aperta concorrenza con il servizio attualmente svolto dalla società in house del Comune (CSP), che collega “Largo della Pace” alla stazione cittadina.
Si rappresenta altresì che l’attuale destinazione ed utilizzo del nodo di scambio di “Largo della Pace” sono stati oggetto di apposita conferenza di servizi, conclusasi nel giugno del 2017, tenutasi a seguito di protocollo d’Intesa con la stessa Amministrazione Comunale e su invito della Prefettura, che ha visto la partecipazione di tutte le amministrazioni e delle Forze dell’Ordine preposte alla sicurezza dell’ambito portuale, proprio per la rilevanza del tema legato alla mobilità dei crocieristi, che involve aspetti di ordine pubblico, di sicurezza, anche stradale, e ambientali, per cui una sua deregolamentazione avrebbe un impatto devastante in termini di sicurezza dell’ambito portuale e periportuale cittadino, che sicuramente sfuggono alla società Medov nella confliggente logica privatistica di cui è portatrice.
Questa AdSP comunica, inoltre, che i provvedimenti oggetto di annullamento avevano un carattere di transitorietà e che a breve saranno attivati, con l’urgenza del caso, dei tavoli istituzionali con le altre Amministrazioni, in particolare con la neo insediatasi Amministrazione Comunale, e con le Forze dell’Ordine preposte alla sicurezza e alla regolamentazione dell’ambito portuale e cittadino, per discutere la proposta di soluzione tecnico/amministrativa atta a risolvere in maniera definitiva le problematiche di mobilità di cui trattasi.
Ufficio Comunicazione e Stampa
Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale
Porti di Roma e del Lazio