Costa: “Tutti i settori dell’economia devono concorrere alla riduzione della CO2”
Roma – Porta le firme dei ministri per gli Affari europei, della Giustizia e dell’Ambiente il provvedimento che impone nuove sanzioni al trasporto marittimo in caso di sforamento da CO2. Darà attuazione al Regolamento Ue in materia, ai sensi del quale gli Stati membri istituiscono un sistema di sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi di monitoraggio e comunicazione delle emissioni.
La finalità del decreto legislativo, approvato in Consiglio dei ministri, è collegata alla necessità di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra in tutti i settori dell’economia, compreso il trasporto marittimo internazionale. Le sanzioni pecuniarie amministrative sono quantificate in modo diverso a seconda della gravità della condotta illecita. L’articolo 2 disciplina il regime sanzionatorio relativo agli obblighi di monitoraggio, l’articolo 3 disciplina le sanzioni in caso di violazione degli obblighi di comunicazione.
L’attività di vigilanza e accertamento è esercitata dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, che dipende funzionalmente dal ministero dell’Ambiente. L’irrogazione delle sanzioni spetta invece al Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto, quale autorità nazionale competente. I proventi delle sanzioni saranno riassegnati al ministero dell’Ambiente per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni.
“E’ necessario – afferma il ministro Costa – che tutti i settori dell’economia, compreso il settore del trasporto marittimo internazionale, concorrano alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Con questo provvedimento andiamo in questa direzione. Il contributo di tutti è fondamentale nella battaglia globale per il clima”.