Sottosegretario all’Ambiente Micillo “Impiegate le eccellenze dello Stato per risolvere le criticità del territorio”
Come annunciato dopo lo scorso sopralluogo del 24 giugno, il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo è tornato ieri e oggi sul litorale Domizio, con il supporto di mezzi ed uomini delle Capitanerie di Porto/Guardia Costiera e ARPAC, per proseguire il monitoraggio e gli approfondimenti sulle reali condizioni delle acque di balneazione, in ascolto delle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini.
Una due giorni dal titolo “Un mare di controlli”, incardinata nella campagna di sensibilizzazione del Ministero #IoSonoMare, che si è svolta ieri con il telerilevamento aereo lungo il litorale tra Napoli e Caserta e oggi con il monitoraggio delle acque di balneazione. Due momenti distinti e complementari, uno più tecnico e non convenzionale dedicato alle Istituzioni e uno informativo rivolto ai cittadini, per conoscere e far conoscere lo stato delle acque costiere e i controlli che le istituzioni svolgono su di esse.
La prima giornata, per la sua valenza altamente innovativa e dimostrativa, ha visto la presenza delle Istituzioni, con l’Ammiraglio Pietro Vella, Comandante della Direzione Marittima della Campania, la Senatrice Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato, la Dott.ssa Maria Antonietta Troncone, Procuratore Santa Maria Capua Vetere, l’Ing. Fabrizio Curcio, Presidente dell’Unità di coordinamento del “Piano di azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti” e il prof. Massimiliano Lega, Capo della Segreteria del Sottosegretario. Partiti dall’Aeroporto di Capodichino, il sottosegretario e tutti i presenti hanno sorvolato la costa fino a Caserta a bordo di un ATR42 in dotazione alla Guardia Costiera, munito di sensori multispettrali, in grado di monitorare i nostri mari e vedere criticità che l’occhio umano non può percepire. Un punto di vista dall’alto, in un concetto di monitoraggio gerarchico, per capire i rapporti di causa-effetto che creano i fenomeni di inquinamento del territorio.
Un tipo di tecnologia che potrà essere utilizzata anche per altri tipi di criticità della Terra dei Fuochi e le cui potenzialità di prevenzione e contrasto degli illeciti ambientali sono state illustrate alle Istituzioni in un lungo briefing che si è tenuto a termine del volo.
“La nostra priorità è garantire ai cittadini più controlli e sicurezza, con il massimo impegno dello Stato e l’utilizzo condiviso delle eccellenze tecniche” ha dichiarato il sottosegretario. “Grazie al protocollo d’Intesa interministeriale per la Terra dei Fuochi firmato a novembre e alla costante e preziosa collaborazione con il Ministero della Difesa, il nostro territorio sarà monitorato da aerei, droni e satelliti, messi a disposizione dall’Aeronautica in aggiunta a quanto già fornito dall’Esercito”.
Un monitoraggio del territorio non convenzionale, che si è svolto in parallelo con quello convenzionale in mare, che è continuato anche oggi permettendo al sottosegretario e al suo staff di assistere ai rilievi sull’Helios dell’Arpa Campania.
“Ringrazio la Guardia Costiera di Napoli e Arpac che hanno reso possibile seguire queste operazioni” continua Micillo. “Lo Stato effettua costantemente controlli sulle acque, per monitorare la salute dei nostri mari e studiare soluzioni a fronte di eventuali anomalie. Ma per aumentare l’efficacia di queste azioni è necessario coltivare il dialogo con il Territorio e il coinvolgere la cittadinanza. Oggi ho voluto seguire personalmente i rilievi e abbiamo previsto un momento informativo peri cittadini, per garantire una corretta informazione ed educazione ambientale su quanto si fa per il mare e su come avvengono i monitoraggi”.