Roma-Lo avevano salutato tutti – il Tavolo di Partenariato – come lo strumento strategico, inserito nella legge Delrio, previsto dalla normativa europea, per lo sviluppo della portualità e della logistica lungo l’intera piattaforma trasportistica “Italia” del continente europeo.
Così ancora non stato, visto l’unica convocazione fatta alla fine della scorsa legislatura. Forse il Ministero non tiene – o non crede – favorire un confronto organico e strutturato tra Ministero Infrastrutture Trasporti e Logistica e le Autorità di Sistema portuale; qualcuno osserva che per il Governo “giallo – verde “ convocare detto Tavolo di Partenariato non è una priorità. Eppure, nella nuova legge sulla portualità e logistica italiana, si legge che compito del tavolo di partenariato è di favorire un confronto organico e strutturato tra decisore pubblico e “corpi intermedi”, al fine di favorire il reciproco ascolto necessario e strategico per una governance condivisa delle politiche pubbliche di settore.
Per questo Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) e le Organizzazioni sindacali Filt – Cgil, Fit – Cisl e Uiltrasporti, con una lettera indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, chiede con urgenza la convocazione del Tavolo di Partenariato per la Logistica e i Trasporti.
Lo scenario per giustificare la convocazione del tavolo è importante e in continua evoluzione. Si parla di integrazioni oligopolistiche verticali, la digitalizzazione e l’automazione, le restrizioni protezionistiche sui mercati internazionali, gli interessi nazionali generati dalla strategia della “via della seta”, la regolamentazione nazionale ed europea, la revisione delle reti TEN-T, il pacchetto mobilità, l’industria italiana della logistica e soprattutto della sua catena.
Dossier-Vi sono anche da trattate i vari dossier ancora aperti e forse dimenticati, come il Contratto di Programma RFI legato alla piena realizzazione dei corridoi; incentivi per lo shift modale Ferrobonus e Marebonus in scadenza quest’anno; le varie crisi occupazionali dei lavoratori in tanti porti; nuovi servizi da organizzare nei settori legati all’e-commerce e alla distribuzione urbana.
La lettera al ministro finisce: “Le chiediamo quindi, signor ministro, di riconvocare la più presto il Tavolo di Partenariato, dando struttura e continuità a tale lavoro, nell’auspicio che esso possa divenire lo strumento reale e permanente di confronti su questi, e su tutti gli altri temi, attorno ai quali si gioca un pezzo importante della competitività del Paese”. Parliamo di un settore che raggruppa 108 mila imprese, 8oo mila addetti, 85 miliardi di valore, il 9% del Pil del nostro Paese.