Genova-Efficienza energetica e automazione i focus delle sessioni congressuali della seconda giornata per Port&ShippingTech, main conference della Genoa Shipping Week organizzata da Clickutility Team. Riduzione delle emissioni Co2 e combustibili alternativi per il Green Shipping Summit, il tradizionale appuntamento dedicato all’efficienza energetica che è stato moderato da Umberto D’Amato, amministratore delegato di Perseveranza. Una sessione che ha visto coinvolti i principali attori del settore – tra cui ABB, Akzo Nobel, Damen, RINA e Wärtsilä– in un confronto diretto sulle soluzioni per raggiungere un sistema energetico integrato e su quelle più innovative e adottabili già dal prossimo ciclo di rinnovamento delle flotte. Si è discusso di sistemi di monitoraggio continuo dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2 del trasporto marittimo, di innovazioni motoristiche e propulsive, di sistemi antivegetativi per lo scafo ad alta efficienza energetica e di molte altre novità.
A Palazzo San Giorgio, Technology Trends del settore marittimo-portuale dedicato all’innovazione tecnologica dirompente che passa attraverso big data, sensori, robotica e IoT è stato introdotto da Giancarlo Vinacci, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova. “Stiamo lavorando a un coordinamento di un tavolo con Università di Genova, La Sapienza e investitori per creare una dorsale per il tracciamento merci che usi il sistema Block chain. Tutti potranno aderire, avendo le dovute garanzie sul contenuto dei container, che con corridoi doganali arriveranno a destinazione velocizzando i tempi”. Creeremo a Genova un network per la Blue Economy per lo scambio di informazioni e in autunno è prevista l’inaugurazione di un hub a Palazzo Verde (Magazzini dell’abbondanza), un acceleratore per start up legate al mare in ogni forma. Nel primo trimestre 2019 i dati economici della città sono positivi, abbiamo avuto 600 nuove aperture di aziende e la chiusura 200, con 4 mila nuovi lavoratori.
Raffaello Cioni, chief operating officer di APM Terminals ha illustrato le caratteristiche del nuovo terminal container di Vado Ligure (Sv) che verrà inaugurato il 12 dicembre 2019 e che al momento è all’85% del suo completamento: l’equipment di tipo portuale è già tutto presente. Molta importanza è data agli aspetti della sicurezza, il terminal sarà semi-automatizzato, con una sua parte, il piazzale più interno, completamente automatizzata: qui i contenitori verranno movimentati da gru manovrate in remoto da operatori. Il port gate sarà automatizzato, si interfaccerà con i sistemi a terra del terminal in modo che per i camion i controlli siano veloci e a loro siano garantiti veri e propri appuntamenti.
Francesca Moglia, responsabile ufficio Politiche europee dell’Adsp del Mar Ligure Occidentale ha trattato il progetto europeo E-Bridge. E’ un progetto di digitalizzazione imperniato su 2 caratteristiche: affronta il post emergenza legato al crollo del ponte Morandi a Genova, e vuole andare oltre i confini del porto e realizzare un sistema di relazioni fra porto e retroporto. Nel progetto sono coinvolti anche tutti i terminal, RFI e il suo valore è di 12 mln di euro, di cui la metà finanziata dalla Ue, il resto dai privati.
Omogeneizzazione delle procedure e dei sistemi informatici fondamentali per il comandante Domenico La Tella della Guardia Costiera che ha toccato il tema delle pratiche di arrivo e partenza nave e della piattaforma PMIS. “L’Ue ha ritenuto che gli obiettivi della direttiva 2010/65/EU in questo senso non siano stati raggiunti. La direttiva impone un solo sistema informatico per la gestione di tutte le informazioni. La possibilità, attraverso la piattaforma PMIS, è di avere a disposizione dati in modo strutturato, questo è il punto centrale. Il PMIS ad oggi è stato implementato in 38 porti italiani. Finora sono state fatte quasi 1 milione e 600 mila pratiche, una media di quasi 20 mila al mese. Oggi si va verso una piattaforma unica europea, sarebbe un risparmio di circa 700 milioni di euro in un decennio, l’idea è di istituire un regolamento anziché una direttiva in modo da garantire l’omogeneità fra i Paesi”.
In chiusura di mattinata, il direttore generale di Confetra, Ivano Russo, ha ricordato come l’associazione quest’anno abbia deciso di sostenere in modo attivo la Genova Shipping Week, in concomitanza anche con il grande salto di qualità fatto dall’Industry della logistica, oggi percepita come strategica a livello globale anche grazie alla forza di temi come la Via della Seta, il controllo della rotta artica o la guerra dei dazi. La trasformazione dei consumi ha un forte impatto anche sulla logistica, i grandi carrier marittimi cercano di accorciare la catena fra committente e destinatario. L’Italia in questo contesto è un po’ distratta. Occorre un tavolo per il coordinamento di tutti i soggetti in capo alla presidenza del Consiglio dei Ministri.
Al pomeriggio, si prosegue con la seconda parte di Technology Trends e con la nuova sessione “Fattori Competitivi 2.0” dello shipping e della portualità italiani metterà a confronto operatori e istituzioni in un dibattito pubblico per parlare di costi burocratici nascosti, di capitale umano, di formazione del personale e di gender gap. In chiusura, la parola passerà al sistema portuale con la tavola rotonda dei presidenti delle Autorità portuali.
Domani, venerdì 28 giugno, all’Acquario la mattina sarà dedicata a Smart Ports and Logistics e si concentrerà sul rilancio dei corridoi TEN-T europei mentre in parallelo, a San Giorgio la seconda sessione di Green Shipping Summit si concentrerà sull’imminente introduzione del nuovo sulphur cap globale. Sempre al mattino, a Palazzo Ambrogio di Negro, si svolgerà il focus sulla Safety con i responsabili dell’EMSA, l’agenzia europea per la sicurezza marittima, che affronteranno il tema delle nuove policy a fronte della crescente automazione delle navi e dei porti. Nel pomeriggio, ultima sessione di Green Shipping Summit e, in contemporanea, Shipping & Finance che offrirà una panoramica sulle tendenze nel settore, dai diversi tipi di private financing all’accesso diretto ai mercati finanziari con nuove categorie di strumenti, alle partnership pubblico-privato.