Si è da poco conclusa l’attività ispettiva che personale specializzato proveniente dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto (Autorità Centrale per la Sicurezza Marittima) ha svolto presso la Capitaneria di Porto di Brindisi (Autorità Designata) finalizzata ad effettuare una verifica dello stato di implementazione delle procedure organizzative e delle attività di controllo poste in essere a livello locale in ossequio alle direttive inerenti la Maritime Security, concernenti, cioè, le misure di sicurezza, alle quali devono rispondere gli impianti portuali e le navi, contro le minacce di azioni illecite intenzionali.
Nella giornata di martedì 4 Giugno, nella sede dell’AdSP di Brindisi, è stato organizzato un incontro con le Istituzioni pubbliche (Prefettura di Brindisi, Polizia di Frontiera, Comando Provinciale dei Carabinieri, Comando Provinciale della Guardia di Finanza, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Agenzia delle Dogane ed Autorità di Sistema Portuale), i terminalisti portuali (ENEL S.p.a., COPEROIL S.r.l. e Versalis S.p.a.), le agenzie marittime brindisine ed i servizi tecnico-nautici portuali (Corporazione dei Piloti del porto, Società concessionaria del servizio di rimorchio e Gruppo ormeggiatori), in quanto investiti di specifiche competenze nell’ambito della security portuale.
Nel corso della riunione, il Capitano di Fregata (CP) Vincenzo Paolo Leone – Ufficiale Superiore del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto di elevata e comprovata conoscenza della materia – ha illustrato la struttura organizzativa di security nazionale e locale, focalizzando l’attenzione sugli obblighi a carico dello Stato italiano imposti dalle norme internazionali di riferimento (SOLAS, Codice ISPS e Reg. CE 725/2004) e sulle misure regolamentari/operative nazionali adottate (Programma Nazionale di Sicurezza Marittima e D.Lgs. 203/2007); in particolare, il Comandante Leone ha posto l’accento sull’importanza del raggiungimento da parte dell’Italia dei parametri e del livello di sicurezza previsti a livello internazionale, evidenziando come l’eventuale mancato conseguimento possa comportare, nei casi più gravi, anche l’apertura di una procedura di infrazione.
Tale attività è stata supportata dal Team di Ispettori Maritime Security della Capitaneria di Porto di Brindisi e si è articolata in una prima fase di monitoraggio dell’organizzazione interna alla predetta Autorità marittima, nonché della modalità esecutiva delle verifiche effettuate dal personale specializzato preposto, ed in una seconda fase, svoltasi in maniera operativa attraverso l’ispezione di alcuni impianti portuali ed a bordo del S/V Ievoli Cobalt all’ormeggio nel Seno di Levante. Scopo di tale seconda fase, l’effettuazione di controlli mirati alla verifica dell’esatta osservanza, attuazione ed implementazione della normativa in questione.
Le conclusioni delle verifiche e dei controlli condotti hanno permesso di appurare il sostanziale rispetto delle norme in questione da parte degli impianti portuali di Brindisi.
L’iniziativa ha incontrato un vivo interesse da parte delle Amministrazioni coinvolte e del cluster marittimo, che hanno mostrato particolare sensibilità nei confronti della materia ed apprezzato l’opportunità di disporre di un confronto e di un approfondimento, che si sono rivelati proficui.