Fare presto e bene, nel rispetto delle norme e della piena trasparenza amministrativa. È questa la parola d’ordine con cui il Commissario dell’AdSP, Pietro Verna, ha chiesto al Comitato di Gestione il via libera a due decisioni che avranno un impatto, auspicabilmente positivo, sul futuro del porto di Piombino.
La prima ha a che vedere con il rafforzamento delle deleghe oggi in mano al dirigente delegato preposto all’Ufficio Territoriale Portuale di Piombino, Claudio Capuano. Ai sensi dell’art. 6bis della legge 84/94 sono stati infatti affidati all’attuale dirigente trasparenza e anti-corruzione dell’Ente nuovi importanti compiti gestionali: d’ora in poi Capuano potrà svolgere funzioni istruttorie e di proposta con riferimento a materie di rilievo locale, coordinare le operazioni in porto e rilasciare concessioni per periodi sino alla durata di quattro anni.
La decisione, accolta all’unanimità dal Comitato, risponde alla necessità di assicurare allo scalo piombinese l’autonomia necessaria per conseguire massima snellezza nelle procedure afferenti ai porti di giurisdizione della soppressa autorità portuale piombinese (Piombino, Portoferraio Rio Marina/Cavo) e, con la presenza costante di un alto dirigente cui poter fare affidamento da parte degli operatori e degli utenti portuali.
Sempre con riferimento a Piombino è stato inoltre approvato dal Comitato, sia pure con qualche lieve correzione, un importante Atto di indirizzo col quale il commissario Verna si ripromette di definire un vero e proprio “Progetto di allocazione delle nuove aree portuali”.
L’atto di indirizzo, che anticipa il prossimo aggiornamento del Piano Operativo Triennale (di cui diventerà parte integrante), partendo dalla fotografia della attuale situazione del porto di Piombino, si pone come riferimento strategico per le nuove aree dello scalo piombinese che, nel riprendere l’obiettivo della riqualificazione e riconversione industriale, in modo più aderente alle attuali condizioni generali del contesto, intende favorire l’insediamento di nuove attività, fissando contestualmente criteri oggettivi e trasparenti con cui valutare ed eventualmente comparare i diversi progetti di insediamento da tempo all’attenzione dell’Autorità di Sistema Portuale e anche quelli futuri.
«Con questo atto – ha detto Capuano – facciamo chiarezza su due cose: indichiamo prima di tutto quali sono le aree disponibili, già pronte all’uso, e quali quelle che necessitano di essere ancora completate. In secondo luogo definiamo in modo chiaro in che modo intendiamo sviluppare il porto e individuare – previa procedura di evidenza pubblica – le imprese effettivamente interessate a insediarsi sul porto».
Sarà attraverso parametri predefiniti dall’Authority, in linea con gli orientamenti ministeriali e delle altre Autorità indipendenti competenti, che verranno valutate e selezionate le varie richieste di concessione.
Verranno innanzitutto privilegiate quelle istanze che consentiranno al porto di superare la monocultura siderurgica che in questi anni ha caratterizzato il suo sviluppo industriale, favorendo l’insediamento di attività che, ancorché non direttamente ed esclusivamente rispondenti ad uno sviluppo industriale, rappresentino effettive occasioni di nuove e concrete opportunità imprenditoriali.
Allo stesso tempo, verrà valorizzato il valore aggiunto che le richieste di concessione sapranno portare in termini di innovazione tecnologica, impatto ambientale e occupazione. Non solo: verranno preferiti quegli operatori che si dichiareranno disponibili ad effettuare nuovi investimenti per l’ammodernamento dello scalo.
Ma come funzionerà la procedura per l’assegnazione delle aree? Capuano ha assicurato che sarà snella e chiara: «Consentiremo a chiunque lo voglia di farci avere le proprie manifestazioni di interesse. A chi lo avesse già fatto in passato, daremo inoltre la possibilità di riformulare le proprie istanze sulla base delle linee guida contenute nell’atto di indirizzo».
Approvato l’atto di indirizzo, l’AdSP procederà a fissare, mediante apposito AVVISO, i termini con cui promuovere l’interesse da parte degli operatori privati, nonché i modi e i criteri con cui saranno valutate e selezionate le relative domande sulla base di precisi parametri e le condizioni delle concessioni demaniali che saranno rilasciate agli operatori prescelti. Sarà una commissione individuata dall’AdSP a stilare la graduatoria, lotto per lotto, delle richieste selezionate.
Le imprese selezionate sottoscriverrano infine con l’AdSP un accordo procedimentale con il quale verranno messi nero su bianco gli impegni da rispettare sia per l’una che per l’altra parte.
«Entro l’anno saremo in grado di avere un quadro chiaro della situazione concessoria del porto di Piombino e degli imprenditori in campo», ha concluso Capuano.
Nel corso della seduta l’Organo esecutivo di Palazzo Rosciano ha infine preso un’altra importante decisione, accogliendo all’unanimità la proposta di nomina di Simone Gagliani a nuovo segretario generale facente funzione dell’ente.
Gagliani, attuale dirigente amministrativo dell’AdSP, subentra a Gabriele Gargiulo.