La Marina di Capo d’Anzio si dota del primo dissalatore a efficienza energetica del Lazio

Il progetto nasce dall’accordo tra le società Tobago, che distribuisce la tecnologia, e il Gruppo Marinedi, nel cui network c’è la Marina di Capo d’

Anzio– E’ il primo dissalatore a del Lazio. A dotarsene è la Marina di Capo d’Anzio, a pochi chilometri da Roma, uno dei luoghi di villeggiatura preferiti dai romani fin dai tempi dell’antico impero.
(www.marinadicapodanzio.it).

Il progetto nasce dall’accordo tra la Tobago S.r.l. – società fornitrice di tecnologie per il trattamento delle acque (www.tobagonet.it) – e Marinedi Group, il primo network mediterraneo di marina che annovera, oltre alla Marina di Capo d’Anzio, altre 11 realtà portuali in Italia. Un numero destinato ad aumentare entro la fine dell’anno, grazie all’assegnazione di altre strutture in Italia e all’estero, con investimenti che consentiranno nel giro di tre anni di triplicare il valore della rete attuale. Il Gruppo gestisce, disegna e sviluppa strutture di cui è proprietario al 100% o in partecipazione (www.marinedi.com).
“Questo ambisce ad essere il primo di una serie di progetti che vedrà l’efficientamento energetico di altre Marina nel bacino del Mediterraneo – racconta , Amministratore delegato Marina di Capo d’Anzio – L’iniziativa s’inserisce all’interno di un sistema di sviluppo di misure di contemperamento dell’inquinamento e di sostenibilità ambientale a tutela dei nostri mari, che ad Anzio abbiamo cominciato ad avviare da qualche tempo, in sinergia con il Comune di Anzio, con l’Assessorato all’Ambiente e con la Capitaneria di Porto.

Esempi sono stati le misure d’incentivazione alla raccolta dei rifiuti ritrovati in mare dai pescatori o l’ordine di alcuni Seabin in grado di pulire lo specchio acqueo portuale. Altre forme di misure al contrasto alla plastica (c.d. plastic free) sono in corso di sviluppo ed applicazione, sempre in accordo e sinergia con l’amministrazione comunale. Il tema è molto sentito ed è in fase di sviluppo nella Marina di Capo d’Anzio, come in altre Marina del Network Marinedi. Il dissalatore, una volta installato, sarà un ulteriore esempio di cosa in concreto possiamo fare a difesa del nostro mare, un passo dopo l’altro a tutela dell’ambiente e delle generazioni future”.

La Marina di Capo d’Anzio – che conta ad oggi 400 – include dunque tra i suoi servizi d’eccellenza un dissalatore modulare ad osmosi inversa, un impianto ad alta efficienza energetica che prende l’acqua dal mare e la fa passare attraverso dei filtri che la rendono potabile. “Il dissalatore – spiega Carolina Franceschini, Amministratore delegato della Tobago S.r.l. – è costituito da un dispositivo ad alta pressione con integrato un innovativo sistema di recupero energetico che, pur in presenza di acqua ad alta salinità, come l’acqua marina, garantisce un consumo energetico molto basso per la produzione di acqua potabile.

Il sistema può essere facilmente ampliato con l’inserzione in parallelo di altri dispositivi di filtraggio, in modo da garantire in futuro ulteriori possibilità di espansione”. Una tecnologia molto sofisticata e affidabile, che esclude la presenza di tubi o raccordi sottoposti ad alte pressioni, i quali determinano stati di usura più rapida. Inoltre, il dissalatore occupa fino a metà dello spazio necessario al più compatto sistema convenzionale di pari capacità produttiva.

“E i vantaggi non finiscono qui – osserva l’A.D. di Tobago, Carolina Franceschini – Il valore aggiunto più importante, infatti, è che questo dispositivo permette di ottimizzare al massimo i consumi energetici, limitando a 3,0 kWh l’energia necessaria per metro cubo di acqua potabile prodotta. Basti riflettere su un dato: tra il 2000 e il 2018 il costo dell’acqua ha registrato un tasso medio d’inflazione annuo del 5,01%. Questo sistema di dissalazione permette di mantenere il prezzo d’acqua fissato per 10 anni”, conclude Franceschini.

Molto sentito dall’A.D. del Marina di Capo d’Anzio, Antonio Bufalari, il tema fondamentale dell’autonomia dell’acqua potabile e quello dell’eco-compatibilità ambientale. “Con questo impianto di dissalazione – incalza Bufalari – non dovrebbero più esserci problemi di mancanza di acqua, così si evita la dipendenza dal gestore. Poi c’è l’importante fattore dell’eco-compatibilità ambientale: grazie a questo impianto, si salvaguarda l’ambiente senza troppi sprechi di acqua, perché si produce l’acqua potabile, che nel mondo è pochissima, ricavandola da un bene massiccio come l’acqua salata”.

L’impianto di dissalazione, distribuito dalla Tobago S.r.l., è prodotto dall’azienda Solaris Aquae, che si occupa di progettazione e produzione di impianti innovativi basati sull’utilizzo dell’acqua di mare e dell’ (www.solarisaquae.com/it).

L’area portuale in concessione alla Capo d’Anzio S.p.A. si estende dalla Riviera di Ponente a quella di e comprende l’attuale diga di sottoflutto, parte dello “l’Ondina”, tutta la riviera Zanardelli compresa tra la strada fino alla banchina, la zona antistante Piazza Garibaldi, le banchine sottostanti le verande fino al Molo Innocenziano.