Roma– Si è chiusa con due workshop dedicati all’inquinamento marino e uno all’efficientamento energetico la terza giornata di partecipazione del Ministero dell’Ambiente al Forum PA. Una giornata che ha fatto registrare un’ampia adesione e spunti interessanti per un dibattito sui temi del marine litter, della riduzione dell’utilizzo della plastica, dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale dell’edilizia pubblica.
Nel workshop di apertura, “La salvaguardia dell’ambiente costiero e la lotta all’inquinamento marino”, la Guardia costiera ha illustrato i sistemi di telerilevamento in dotazione alla componente aerea del Corpo, sistemi che consentono di individuare le principali cause di inquinamento del nostro mare, nonché le campagne di sensibilizzazione contro la dispersione delle microplastiche in mare avviate per conto del Ministero dell’Ambiente, tra le quali figurano anche attività di educazione ambientale, come la realizzazione di un’app per raccontare agli studenti quali sono gli strumenti a nostra disposizione per ridurre l’inquinamento e salvaguardare il mare.
Tra i temi trattati, anche il traffico di rifiuti speciali e gli interventi della Guardia Costiera per liberare il Mediterraneo dalle cosiddette ‘navi dei veleni’, con un tributo al comandante Natale De Grazia, che ha perso la vita nel corso delle attività svolte.
È stato invece interamente dedicato ai CAM, “I criteri ambientali minimi nella progettazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici”, il secondo workshop del Ministero dell’Ambiente, a cura della Direzione generale per il clima e l’energia.
La pubblica amministrazione interessata alla ristrutturazione di un edificio è chiamata a dare attuazione a una serie di adempimenti normativi finalizzati, tra le altre cose, a garantire il miglioramento delle performance energetico-ambientali del sistema edificio-impianti, l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra. Nel corso del workshop sono state quindi illustrati i CAM, strumento moderno per declinare il concetto di sostenibilità nella PA, con esempi concreti di adeguamenti strutturali di edifici, come quello che ha riguardato un istituto scolastico di S.Gregorio Magno.
Il terzo e ultimo workshop a chiusura di giornata, a cura della Direzione generale per i Rifiuti e l’inquinamento, ha avuto quale tema le “Iniziative e prospettive per la lotta all’inquinamento marino e ai rifiuti prodotti dalle navi”.
Con il termine rifiuti marini (marine litter), si definisce qualsiasi materiale solido persistente prodotto dalle attività umane che si svolgono a terra e in mare, e che si accumula nell’ambiente marino. Nel corso del workshop sono state illustrate le principali fonti dell’inquinamento, con un’analisi approfondita della situazione attuale e delle prospettive future, in particolare quelle concernenti l’iter della Legge salvamare.
Nel corso del workshop, si è parlato degli accordi di programma già avviati per la pulizia dei fondali marini, come quello tra Ministero dell’Ambiente, Comune e area protetta di Porto Cesareo e Capitaneria di Porto di Gallipoli che ha portato, lo scorso 10 aprile, all’inaugurazione dell’Ecocentro Blu per la raccolta dei rifiuti in mare, e quello tra Minambiente e Comune e area Marina protetta di Bergeggi e Capitaneria di Porto di Savona.
È stato inoltre illustrato il “Protocollo Tuscany fishing for litter – arcipelago pulito”, un esempio virtuoso di progetto sperimentale di raccolta dei rifiuti che vede protagonisti la Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente, Legambiente e l’Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale.