Ieri, si è tenuto a Genova, presso la sede della Direzione marittima della Liguria, il 2° workshop sulle Aree Marine Protette, teso a favorire un confronto diretto tra gli Enti gestori e le Autorità marittime per l’ottimizzazione delle attività di sorveglianza.
Al convegno, presieduto dal Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino e dalla Direttrice Generale della Direzione per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Dottoressa Maria Carmela Giarratano, accompagnata dal Capo del Reparto Ambientale Marino, Contrammiraglio Aurelio Caligiore, hanno partecipato le Direzioni Marittime e gli Enti gestori delle n. 7 Aree Marine Protette della Liguria, Toscana e Lazio.
L’incontro si è aperto con il saluto del Direttore marittimo della Liguria, Ammiraglio Ispettore Nicola Carlone, che ha sottolineato come le buone sinergie, sviluppate negli anni, siano state garanzia di efficiente e proficua attività nel corso del programma operativo 2018/2019, ma anche elemento determinante per ricondurre alla normalità le aree di giurisdizione dopo le violente mareggiate dell’ottobre 2018.
Nel corso dell’incontro sono state, quindi, discusse le procedure operative applicate dalla Guardia costiera per assicurare la vigilanza in mare, nonché le criticità emerse a livello locale per ciascuna Area Marina Protetta. Attraverso il confronto diretto con i rappresentanti degli enti gestori e sotto il coordinamento sapiente della Direzione generale, si è così inteso sviluppare quel rapporto sinergico tra le Autorità marittime e gli Enti gestori che, seppur ben instaurato nel corso degli anni, richiede oggi un nuovo impulso per meglio calibrare l’attività di sorveglianza e gli obiettivi di intervento a fronte di più rigorose procedure di rendicontazione delle risorse.
Il Comandante generale ha voluto inoltre sottolineare come la condivisione delle reciproche esigenze, tra distinte realtà e Direzioni marittime, costituisce un momento di accrescimento per tutto il Corpo, nonché elemento di efficentamento delle risorse messe a disposizione dalla Direzione generale per la tutela delle Aree Marine Protette.
In conclusione, le Autorità marittime e i vertici degli enti gestori hanno voluto così consolidare l’impegno comune a garantire, all’intera comunità, di fruire di quelle eccezionali bellezze naturalistiche che l’Italia offre ad una platea di appassionati e fruitori provenienti da tutto il mondo, pur garantendo il rispetto delle norme a protezione degli habitat marini e costieri.